Categories: News

Tares già abolita. Ma si deve pagare lo stesso

Rifiuti e servizi I cittadini sono infatti chiamati in queste ore a un conguaglio in favore dello Stato Se non bastasse il caos Imu, adesso per centinaia di famiglie comasche arriva un altro irrisolvibile rebus. Quello relativo al nuovo tributo su rifiuti e servizi (Tares), destinato a durare lo spazio di una stagione ma in grado comunque di far inviperire anche gli animi meno agitati. Introdotto con un decreto nel 2011, il tributo avrebbe dovuto sostituire e inglobare la tassa sui rifiuti e altre imposte sui servizi. Tuttavia il condizionale, a questo punto, è del tutto ragionevole perché con una mossa a sorpresa il governo, nelle ultime settimane, ha ipotizzato di cambiare nuovamente le carte in tavola a partita ormai iniziata. Niente più Tares a partire dal prossimo anno, quando i comaschi saranno invece alle prese con la Iuc, imposta unica comunale nella quale dovrebbero confluire tutti i vari balzelli attualmente riscossi dai municipi. Un caos normativo e fiscale assolutamente totale. Che produce sconcerto in particolare tra i contribuenti. Così, negli ultimi giorni, molti Comuni stanno recapitando ai cittadini l’ultima rata del tributo su rifiuti e servizi. Ancora una volta, la sorpresa è sgradevole. La cartella esattoriale contiene infatti una sovrattassa di 0,30 euro a metro quadrato da versare direttamente allo Stato. Soldi che dovranno sborsare anche i residenti nei comuni che – all’ultimo momento – hanno deciso di non applicare il nuovo tributo. Sì, perché beffa tra le beffe, alla fine di ottobre – sempre attraverso un decreto adesso giacente in Parlamento in attesa di essere convertito in legge – il governo ha pensato di fare una parziale marcia indietro. Ai sindaci ha dato la possibilità di continuare ad applicare la Tarsu con l’unica condizione di far pagare ugualmente la sovrattassa di 30 centesimi per metro quadrato. Tra Tarsu, Tares, Icu, Imu e altre sigle, diventa davvero molto complicato muoversi nel ginepraio creato dalla fervida mente dei burocrati. L’unica certezza è che lo Stato non intende rinunciare al contributo straordinario calcolato sulla superficie degli immobili. Siano essi appartamenti, capannoni industriali, cantine o garage. Non si salva nessuno. Mentre i sindaci e i consigli comunali devono ricominciare tutto daccapo, scrivendo ex novo i regolamenti per l’ennesima imposta attraverso cui recuperare i fondi necessari alla propria sopravvivenza.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Terrore sulle strade del comasco: i Carabinieri si appellano a tutto | Piovono multe salate

Non si arrestano i controlli e le sanzioni da parte delle Forze dell'Ordine: la tensione…

11 ore ago

Addio piatti di pasta minuscoli: ecco la nuova dieta super funzionale | Mangerai porzioni da 400 grammi

Addio piatti di pasta minuscoli: non siamo più costretti a far la fame, ecco la…

13 ore ago

Il trucco della Mystery Box: guadagni 100 euro all’ora | Dovrai solo recarti in un posto affollato

Il trucco della Mystery Box sta spopolando praticamente ovunque sul web e sui social. Soldi…

16 ore ago

Libri scolastici, non dovrai mai più comprarli: da oggi sono gratis per tutti | Ecco come richiederli

Libri per la scuola, non dovrai mai più comprarli: svolta clamorosa, epica, storica e super…

18 ore ago

Il miglior sistema per mettere un cerotto: non si sporca, non si stacca e non entra sporcizia

Il miglior sistema per mettere un cerotto: hai sempre sbagliato fino ad oggi, ma il…

20 ore ago

Caramelle fatte in casa: la ricetta che farà impazzire i tuoi figli | Più buone di quelle del bar

Caramelle fatte in casa: straordinaria idea, innovativa e conveniente, per creare qualcosa di gustoso e…

24 ore ago