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Alvaro Molteni

L’AUTORE Alvaro Molteni, una pagina di storia lariana Alvaro Molteni (nella foto di Mattia Vacca, click per ingrandirla, durante l’inaugurazione di una galleria d’arte promossa dal centro “Tullio Cairoli” all’ospedale Sant’Anna) è a pieno titolo erede dell’Astrattismo italiano di matrice geometrica fiorito negli anni Trenta sul Lario. Nato il 14 febbraio 1920, dopo le scuole dell’obbligo si è iscritto alla scuola d’arti e mestieri “Castellini” di Como. Durante gli ultimi anni scolastici ha lavorato come apprendista nello studio del pittore Persicalli. Ottenuta la qualifica di disegnatore professionale, è passato allo studio “Sala e Galli”, dove ha conosciuto uno dei maestri dell’astrattismo comasco, Aldo Galli. Ha lavorato subito dopo nello studio di un’altra esponente del gruppo, Carla Badiali, frequentando anche Manlio Rho, altro pittore celebre di tale corrente. L’OPERA Che scoperta il paesaggio se lo guarda l’astrazione UÈ un autentico privilegio ospitare nella nostra galleria d’arte insubrica un maestro lariano come Alvaro Molteni – che il mondo dell’arte conosce con il solo nome, Alvaro. Si tratta di un pittore comasco attivo da oltre settant’anni e che però solo in tempi piuttosto recenti ha deciso di rendere pubblica la parte più intima della sua ricerca, partecipando a mostre e manifestazioni. Una personalità defilata, Alvaro, per scelta di vita ma forse anche perché aliena rispetto alle logiche mercantili che purtroppo inquinano anche il settore dell’arte contemporanea. Una figura, Alvaro, che è però necessario conoscere perché è assolutamente fondamentale, e non solo sotto il profilo storico, per raccontare una pagina gloriosa della storia dell’arte italiana del ’900. Nel 2010 una rassegna di opere tra il 1939 e il 1952, a cura di Luigi Cavadini e Christian Longa, è stata ospitata dalla galleria ”Spazio 2a” in via Diaz 52 a Como. Rimandiamo al catalogo di quella mostra per un percorso di conoscenza il più scientificamente qualificato possibile, dagli anni dell’apprendistato alle prove più mature. Un percorso caratterizzato dalla ricerca e poi dalla progressiva conquista dell’essenziale e della più assoluta semplicità geometrica in pittura, che è prima di tutto conquista di libertà nello spazio e nel tempo. Come ha messo in evidenza Luigi Cavadini in quell’occasione espositiva, l’originalità del linguaggio espressivo di Alvaro è data dal suo essere «valorizzato da una gestione delle luci interne ai colori, che animano l’insieme attribuendo ad esso vibrazioni e suggestioni». Alvaro si è mantenuto su questa stessa lunghezza d’onda, sperimentandola in anni recenti, nelle sue intense variazioni sul tema del paesaggio, dove pure agisce lo sguardo di chi ha formato la propria vocazione grazie agli influssi di maestri come Carla Badiali, Aldo Galli, Mario Radice e Manlio Ro. Questa visione astratta del paesaggio è una corda che sarebbe ingiusto riconoscergli solo come laterale dato che pervade in realtà con costanza, fin dagli anni Quaranta, la sua attività. Passando da una originaria dimensione metafisica a un più marcato realismo fino a una sintesi che interpreta le suggestioni luministiche e cromatiche del paesaggio locale inserendole nella cornice geometrica propria dell’astrattismo lariano. Opere, detto per inciso, pressoché inedite, che meriterebbero un adeguato riconoscimento non solo per il loro indubbio valore artistico ma anche come cifre di identità del territorio. Lo proponiamo, senza retorica, ospitandole in permanenza nella nostra galleria, dove abbiamo riunito opere recenti che appartengono a questo filone della creatività pittorica di Alvaro: per lo più oli su tavole di legno, come Funicolare del 2006 che qui proponiamo in grande formato, accanto ai graffiti su cartoncino degli anni Novanta San Fedele dal Valduce (1990) e Neve a Careno (1994). GALLERIA (clicca su una immagine per visitare la Galleria) Funicolare – Olio su tavole di legno – 2006 Primo bacino – Olio su tavole di legno – 2006 Larius II – Olio su tavole di legno – 2006 Bellagio dalla Finestra – Olio su tavole di legno – 2006 Omaggio a Terragni – Olio su tavole di legno – 2003 Graffiti su cartoncino: San Fedele dal Valduce – 1990 Neve a Careno – 1994

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