Safari sulle strade cittadine. Ecco gli asfalti pericolosi

Martedì 14 Agosto 2012 Via Muggiò e la Valmulini costellate di buche e rattoppi pericolosi Rattoppi. Sconnessioni. Tombini che fuoriescono dal manto stradale. È il desolante panorama che attende gli automobilisti lariani quando imboccano via Muggiò. La strada corre parallela alla Canturina e conduce al centro del capoluogo. Migliaia di veicoli scorrono ogni giorno su questa arteria. Nel primo tratto di strada, si nota una lunga striscia di asfalto aggiunta al centro della carreggiata. Dovrebbe coprire lo squarcio di un cantiere. Il rattoppo corre fino all’incrocio con via Baserga. Poi parte una serie di buche. Prima dell’incrocio con via Oltrecolle, balza agli occhi un altro quadrato di asfalto più scuro. Segna un avvallamento nella strada. Per evitarlo, molti invadono l’altra corsia. A completare il quadro, un tombino sprofondato nel manto stradale. Proprio a ridosso del marciapiede. Dove transitano le biciclette e i motorini. L’area dell’incrocio su cui confluiscono via Muggiò e via Oltrecolle sembra un quadro astratto. Un’installazione d’arte contemporanea. Strati di asfalto sovrapposti. Rammendi e fenditure si intrecciano. Automobili e furgoni tentano di evitare i punti più pericolosi. Ma è un incrocio. Non c’è spazio di manovra. Un unico, lungo rattoppo corre anche lungo via dei Mulini, quella che fiancheggia l’autosilo del Sant’Anna. Su un lato della strada giace un rigonfiamento di bitume. Forse vorrebbe essere un marciapiede. Di certo nessun pedone che avesse a cuore la propria incolumità oserebbe avventurarsi su ciò che resta di un vecchio cantiere. Le auto in transito frenano all’improvviso: l’impresa è evitare le sconnessioni. Ovunque, sull’asfalto, si aprono ferite di varie forme e dimensioni. Si disegna una complicata geografia di fenditure. Poco prima dell’ingresso dell’autosilo, un cartello segnala la presenza di buche. Ma giace ribaltato, a bordo strada, tra le sterpaglie. Sotto il ponte di via Mulini si raggiunge il culmine del disagio. Qui, infatti, buche e rattoppi generano nuove difficoltà per automobilisti e motociclisti. Due buche, in particolare, aprono piccole voragini nella strada. Ogni volta che un’auto varca il passaggio sotto il ponte, si sente il tonfo del mezzo che, pur procedendo a bassa velocità, sobbalza. Chi conosce la situazione in cui versano queste vie è abile a compiere sterzate e correzioni della traiettoria. Ai conducenti ignari non resta che procedere a meno di 30 km orari. E saltare impotenti sulle spaccature della strada. Marco Proserpio