Nel bilancio il buco dell’autosilo Valmulini

Nel bilancio il buco dell’autosilo Valmulini

Giovedì 27 Settembre 2012 I conti della società Gli incassi coprono a malapena la spesa per la concessione I conti di Csu fotografano una situazione altalenante. I parcheggi e gli autosili, anche per il 2011, continuano a rappresentare, nonostante il buco nero generato dalla struttura della Valmulini, la voce più consistente nel bilancio della partecipata comunale. Nell’anno passato hanno infatti prodotto 4,9 milioni di euro di introiti. Somma dalla quale vanno tolti i canoni da pagare per le concessioni delle aree, che ammontano a circa 1,8 milioni di euro. Ovviamente, su questi numeri incide in maniera determinante la voragine economica generata da anni dall’autosilo della Valmulini: anche nel 2011 alla voce entrate sono stati contabilizzati soltanto 120mila euro. Considerando il fatto che il solo canone da versare al Comune ammonta a 130mila euro, la perdita è secca già nel momento in cui si devono affrontare le altre spese di manutenzione e di gestione, oltre ai costi del personale. L’utile netto societario, pari a 1,3 milioni di euro, viene utilizzata – come ribadito da Montini, presidente di Csu – innanzitutto per coprire il buco generato dai centri sportivi in mano a Csu, che ammonta a 850mila euro. Basso anche l’utile netto ottenuto dalla gestione dei posti barca: 18mila euro. Somma decisamente contenuta che però deriva anche dalle spese sostenute, in passato, per la realizzazione di nuovi posti barca. Questa cifra è comunque vincolata e dovrà essere reinvestita nel medesimo ambito. In capo a Csu rientrano anche le due farmacie comunali (Sagnino e Muggiò) che hanno fatturato 2,6 milioni di euro, sempre nel 2011. E il canone pagato da Csu al Comune di Como è pari al 10% ovvero 260mila euro. La Como Servizi Urbani, da sempre, partecipa anche all’organizzazione delle grandi mostre di Villa Olmo. Con risultati, in passato, non sempre positivi, anche se per l’ultima esposizione si parla di un utile di 60mila euro che verrà in parte impiegato per compensare le perdite precedenti. «Le mostre sono state una bella cosa come eventi in sé, ma dal punto di vista gestionale ho sempre avuto qualcosa da ridire, soprattutto in merito alla ripartizione delle responsabilità», ha concluso il presidente di Csu. Fabrizio Barabesi