«Così si è persa una possibilità che difficilmente potrà ripresentarsi. A Roma i ministeri erano disponibili a coprire i 6 milioni necessari»

Giovedì 27 Settembre 2012 Il direttore del “Giuseppe Verdi” L’occasione si era presentata. Ed era allettante. Purtroppo, però, non se ne fece nulla. Così ora il Politeama è a un passo dalla cessione definitiva, da parte del Comune, al miglior acquirente. «In effetti abbiamo proprio perso una possibilità che difficilmente si potrà ripresentare – spiega Bruno Raffaele Foti, direttore del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di via Cadorna a Como – Un paio di anni fa, in collaborazione con il Politecnico, avevamo presentato un progetto autonomo di gestione dello spazio». La sala sarebbe diventata strategica per gli obiettivi dell’istituto e anche per la cultura cittadina. «I ministeri all’Istruzione e ai Beni culturali avevano appoggiato il piano, dando anche la disponibilità di supporto finanziario – ricorda Foti – per coprire i circa 6 milioni che avrebbe richiesto il nostro intervento. Ora quella cifra è impossibile. Peccato». Il vecchio Politeama sarebbe stato per il Conservatorio un palcoscenico e, al contempo, un luogo per ricerca e attività didattiche da parte del Politecnico che voleva anche utilizzarlo per il corso di ingegneria del suono. «Purtroppo è svanito tutto e il futuro non sembra dei più rosei. E sarebbe francamente impensabile anche solo riprovare a trovare simili risorse e soggetti interessati», spiega il direttore. «Noi ovviamente credevamo in questo piano. Abbiamo sempre bisogno di spazi ma possiamo trovarli altrove. Anche perché abbiamo dei costi elevati – dice Foti – Si parla di 12mila euro ad allievo contro i circa 600 euro che ogni ragazzo, in media, ci porta all’anno. Peccato per questa magnifica struttura». E il rammarico viene espresso quotidianamente anche «da molti studenti che, ogni volta che passano davanti al cinema, si infuriano con chi lo ha ridotto in quello stato». Fabrizio Barabesi