Politeama, l’altolà della maggioranza: «Il teatro deve restare al Comune»

Politeama, l’altolà della maggioranza: «Il teatro deve restare al Comune»

Sabato 29 Settembre 2012 La Como del futuro I gruppi consiliari unanimi sul no alla cessione delle quote Il Politeama deve restare di proprietà pubblica. I gruppi politici che sostengono la maggiorana di centrosinistra a Palazzo Cernezzi non ne vogliono sapere di privatizzazione né di cessione di quote. E lanciano un vero e proprio altolà a ogni proposta simile. Giovedì sera, i consiglieri comunali che appoggiano la giunta Lucini si sono ritrovati per discutere con l’assessore Daniela Gerosa le novità della delibera sulla futura Zona a Traffico Limitato (Ztl). In coda al dibattito, è saltata fuori la questione Politeama. Sono stati in particolare i consiglieri del Partito Democratico a sollevare il problema, irritati per le opinioni espresse dall’assessore al Bilancio Giulia Pusterla. Quest’ultima, in commissione, aveva detto di non essere in linea di principio contraria alla cessione delle quote di proprietà del teatro attualmente in mano al municipio (l’81% del pacchetto azionario). In modo praticamente unanime, i consiglieri di maggioranza hanno stabilito che a occuparsi del problema Politeama dovranno essere, in modo congiunto, due commissioni: Cultura e Patrimonio. Non solo: nessuna vendita di quote sarà mai approvata. Semmai, la strada da percorrere è quella opposta, ovvero acquisire il 100% delle quote e trovare eventuali partner privati per rilanciare la struttura. «Siamo disponibili a discutere qualunque soluzione – dice Gioacchino Favara, consigliere del Partito Democratico – a partire da quelle già sul tavolo del Politecnico e del Conservatorio di Como». La polemica con l’assessore Pusterla è smorzata nei toni, ma resta nella sostanza. «Apprezziamo gli interventi degli assessori ma chi decide è il consiglio comunale – ribadisce Favara – D’altronde, sarebbe stato meglio che prima di parlarne pubblicamente in commissione i componenti della giunta ne avessero discusso con la maggioranza. A volte si ha l’impressione che la parte politica sia sottovalutata o persino dimenticata da chi riveste un ruolo più tecnico. E in ogni caso, dall’assemblea dei gruppi è emerso un messaggio chiaro. il Politeama verrà restituito alla città». Il punto in questione è semplice e riguarda i costi. Le quote in mano ai privati valgono 800mila euro. La ristrutturazione ha costi che si aggirano attorno ai 5 milioni (ma secondo alcuni questa potrebbe essere una stima molto prudente). Nella situazione attuale, Palazzo Cernezzi non ha a bilancio i fondi necessari per l’operazione. Tuttavia, la maggioranza – e anche l’opposizione, in verità – punta comunque sulla soluzione pubblica. «È quello che abbiamo sempre detto», si limita a confermare Enrico Cenetiempo, consigliere del Pdl e assessore al Patrimonio nel precedente esecutivo comunale. L’assessore replica Di fronte alle rimostranze dei consiglieri di maggioranza, l’assessore Giulia Pusterla ribadisce quanto detto in commissione. «Secondo me c’è stato un fraintendimento – afferma – Io sostengo che il Politeama debba restare un teatro, anche perché non ci sono alternative possibili dal punto di vista urbanistico. Oggi la struttura non è utilizzabile. Se il nostro obiettivo è restituire il teatro alla città, dobbiamo prima risolvere due problemi: la proprietà delle quote e il reperimento delle risorse necessarie alla ristrutturazione. In questo senso, io credo che non sia importante il nome del proprietario ma il fatto che il Politeama torni a essere ciò che è sempre stato». Insomma, l’assessore rimanda la palla nel campo dei suoi critici, rivendicando però almeno un merito: aver riacceso il dibattito. «Il consiglio comunale è sovrano – aggiunge Giulia Pusterla – ma ogni strada ha un suo costo da coprire». Dario Campione