Italiani non ne vogliamo: si assumono solo stranieri | Come dice la canzone, sta andando tutto al contrario

Lavoratore

Stellantis sta assumendo lavoratori stranieri provenienti dai paesi asiatici - Corrierecomo.it - foto Canva

Una delle più celebri aziende italiane ha deciso di non far lavorare i cittadini italiani: l’ultima proposta ha diviso l’opinione pubblica.

Con la novità dell’ultima ora, i cittadini italiani avranno ancora meno possibilità di trovare un impiego stabile e duraturo. Da anni il mondo del lavoro sta attraversando una profonda crisi, che sembra solo ampliarsi, complici una serie di fattori, sia esterni che interni al Bel Paese, che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.

Uno di questi riguarda l’assunzione di manodopera straniera, che tende a essere sottopagata rispetto a quella autoctona. In questo modo le varie compagnie possono risparmiare fior fiori di quattrini all’anno. Questa situazione tuttavia, va a discapito di quei lavoratori che vivono e risiedono in una delle tante città nostrane.

L’esempio più lampante è rappresentato da una delle case automobilistiche più famose al mondo, Stellantis, nata dalla fusione di 14 differenti brand di vetture. Ebbene proprio quest’ultima ha scelto di fare una mossa alquanto controversa in uno dei suoi stabilimenti.

La decisione di Stellantis

Ad oggi Stellantis vanta oltre 50 stabilimenti in ben 29 paesi al mondo. Nelle ultime ore uno di questi ha catturato l’attenzione dei media italiani. Si tratta della sede serba di Kragujevac, dove viene realizzata una delle auto di punta della Fiat, la Grande Panda.

In questo momento vi lavorano circa duecento operai italiani provenienti dalle città di Pomigliano, Atessa e Melfi, che hanno deciso di trasferirsi in Serbia piuttosto che ottenere la cassa integrazione. Il resto dei dipendenti sono locali e ricevono uno stipendio di 600 euro. Il problema è che la società fa difficoltà a reperire ulteriore manodopera, ragion per cui la sta cercando all’estero.

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Stellantis sta assumendo lavoratori stranieri provenienti dai paesi asiatici – Corrierecomo.it – foto Instagram

Cercasi lavoratori “sottopagati”

Dopo aver assunto più di 300 operai dal Marocco per coprire il terzo turno, Stellantis ha l’obiettivo di incrementare ulteriormente la produzione e per farlo ha espresso la sua intenzione di importare lavoratori dal Nepal e da altri paesi asiatici tra cui l’India e il Bangladesh.

L’azienda mira a raggiungere una produzione giornaliera di 500 vetture, anche se per il momento questo numero è ancora molto lontano, anche a causa della difficoltà dei bassi salari offerti che rallentano la ricerca di personale. Nonostante ciò, Stellantis ha ottenuto una crescita di oltre l’11% nelle vendite di auto in Europa, in parte trasportata dal successo della Grande Panda.