Saremo tutti vegani: in Italia si vieta la carne | Mangia i tuoi ultimi panini col salamino
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Saremo tutti vegani: in Italia si vieta la carne. La svolta è di quelle impattanti, ma i numeri e i dati parlano in modo eloquente. Mangia i tuoi ultimi panini col salamino: la strada è ormai segnata.
Le scelte alimentari rappresentano uno degli aspetti più intimi e personali della vita di ciascuno di noi. Al di là delle necessità fisiologiche di garantire un apporto nutrizionale adeguato, certo.
Al netto di mantenere un buono stato di salute, ciò che decidiamo di mettere nel piatto è, prima di tutto, una questione di libertà individuale.
Immaginare di imporre un determinato regime alimentare, una pietanza o una filosofia dietetica a qualcuno, significherebbe violare quella libertà, oltre che ignorare le differenze biologiche, culturali e psicologiche che rendono ogni individuo unico.
Negli ultimi anni si è assistito a un forte dibattito intorno a uno stile alimentare in particolare: la dieta vegana. Tutti noi abbiamo imparato a conoscerla.
Cosa prevede la dieta vegana
Questo stile alimentare prevede l’eliminazione totale di alimenti di origine animale — carne, pesce, uova, latte e derivati — nasce spesso da motivazioni etiche e morali di grande rilievo, come il rifiuto dello sfruttamento animale o la volontà di ridurre l’impatto ambientale delle produzioni intensive. In questo senso, la scelta vegana non è soltanto una questione di salute, ma anche di coscienza e rispetto per il pianeta.
Tuttavia, come in ogni ambito, anche qui non mancano le polemiche. Alcuni esperti mettono in guardia dai rischi di carenze nutrizionali — in particolare di vitamina B12, ferro e proteine — che, se non compensate con attenzione, possono compromettere l’equilibrio del nostro organismo. D’altro canto, altri studi dimostrano come una dieta vegetale ben pianificata possa apportare grandi benefici, riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e metaboliche.

Addio carne, la strada è segnata
Se dovessimo guardare i numeri e i dati statistici, però, almeno in un caso specifico dovremmo dire che, di fatto, gli italiani – almeno in gran parte – una scelta l’hanno fatta. Gli italiani che scelgono di consumare – anche solo in modo saltuario – carne di cavallo sono il 17% della popolazione.
Questo vuol dire, di contro, che l’83% preferisce rinunciare a questo tipo di carne, per motivi che hanno a che fare con l’empatia verso questi animali (nel 42% dei casi), con l’etica (nel 31%) o per mancanza di interesse e di curiosità. Sono alcuni dei dati che vengono fuori da una ricerca Ipsos su un campione di circa 40 milioni di italiani condotta in collaborazione con l’associazione animalista Animal Equality Italia.
