Como in festa: il comune abolisce la TARI | Tanti soldi risparmiati per i cittadini

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Como in festa: il comune abolisce la TARI. La decisione è appena arrivata e, naturalmente, molti tirano un enorme sospiro di sollievo. Tanti soldi risparmiati per i cittadini. La ragione, poi, è ovvia, e secondo molti, addirittura ‘sacrosanta’.
Chiunque, almeno una volta nella vita, ha sognato di sentirsi dire che le tasse sono abolite, o quantomeno ridotte in modo significativo.
È un pensiero che nasce in modo spontaneo, perché ogni contribuente sa bene quanto pesino sulla vita quotidiana: imposte e contributi vari finiscono per incidere pesantemente sui bilanci delle famiglie e delle imprese.
Pagare le tasse è un dovere civico, questo è chiaro, ma è altrettanto vero che non tutti riescono a farvi fronte con facilità, soprattutto in periodi di crisi economica o instabilità sociale.
Proprio per questo motivo, lo Stato e le istituzioni si trovano spesso nella necessità di intervenire con misure straordinarie di sostegno, come nel caso di Como.
Como, addio Tari, la decisione è chiara
Si tratta di operazioni mirate ad alleviare il peso fiscale sui cittadini più fragili. È accaduto in passato, ad esempio, durante momenti di emergenza sanitaria o economica, quando sono stati sospesi alcuni tributi o introdotte detrazioni speciali. Anche in tempi più recenti, l’attenzione verso chi vive situazioni di disagio si è tradotta in esenzioni mirate, sgravi e rateizzazioni agevolate, strumenti pensati per evitare che il peso delle tasse diventi insostenibile.
In fondo, il principio alla base è chiaro: un sistema fiscale equo deve garantire solidarietà e proporzionalità. Non si può chiedere a chi ha poco di contribuire quanto chi ha molto. Allo stesso tempo, però, è necessario che tutti partecipino, perché le tasse, al netto delle critiche, sono ciò che permette allo Stato di funzionare: finanziano scuole, sanità, sicurezza, infrastrutture e servizi pubblici. E i cittadini di Como, ora possono respirare.

Ecco perché non si paga più
Come sappiamo fin troppo bene, in effetti, purtroppo di recente la zona di Como è stata oggetto di un vero e proprio disagio ambientale a causa delle precipitazioni tazioni climatiche.
Il maltempo ha piegato in due le aziende del Comasco. E dunque è ora che arrivino “ ristori adeguati e sospensione dei contributi locali”: la decisione parte da Confartigianato Imprese Como che si fa portavoce delle attività che sono state colpite da piogge torrenziali, allagamenti e frane il 22 settembre. Il messaggio lanciato è chiaro: “Serve anche l’attivazione di polizze per tutelare capannoni e macchinari”. E dunque, la sospensione delle tasse, almeno della Tari, è una ipotesi da vagliare con risolutezza.