Ferrero va sottosopra: vietato l’acquisto della Nutella | Ha gravi ripercussioni sulla salute

nutella - pexels- corrierecomo
Ferrero va sottosopra: pazzesco, viene vietato l’acquisto della Nutella. Secondo chi ha preso questa decisione “avrebbe gravi ripercussioni sulla salute”. Ma dove sta la verità? Vediamoci chiaro, subito, senza altri fronzoli.
E chiariamo subito. La Nutella è, senza alcun dubbio, uno dei prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo. Creata da Ferrero, rappresenta una crema spalmabile dal gusto inconfondibile.
Ma anche una vera e propria icona culturale, capace di unire generazioni e di far parte della quotidianità di milioni di persone. La sua bontà unica, il profumo e la consistenza cremosa la rendono un punto di riferimento per grandi e piccoli.
Nutella è anche un esempio di eccellenza industriale italiana. Ferrero ha costruito intorno a questo prodotto una filiera controllata e rigorosa, con una cura maniacale per la qualità delle materie prime, dal cacao alle nocciole, passando per il latte e lo zucchero.
È un modello di sicurezza alimentare, rispettato in tutto il mondo e sottoposto a verifiche costanti, per garantire sempre standard elevatissimi. E dunque?
Nutella e il no rigoroso: ecco chi lo ha detto
E allora come mai arriva questo no? Attenzione, chiariamo subito: non si tratta di nessun tipo di decisione istituzionale, e men che meno di un vincolo a cui ci si deve attenere: ma, lo sottolineiamo subito, di una decisione personale, di un giudizio di un singolo. Esatto, un singolo e, nello specifico, un calciatore. Che fa parte di uno dei club di Europa più noti, il Galataray, tra i più vincenti in Turchia.
Che cosa c’entra con la Nutella e chi è il calciatore? Dunque il no, in questione, non arriva neppure da una decisione della squadra: è il calciatore Gundogan che ha spinto verso questo divieto in quanto la Nutella non sarebbe, a suo dire, propriamente indicata per gli atleti.

Ecco cosa pensa di Nutella
Si tratta di Ilkay Gundogan. L’ex centrocampista del Manchester City si sarebbe inalberato di fronte a un grosso barattolo di Nutella al Galatasaray, tra le cucina e la sala da pranzo. Il giocatore avrebbe chiesto che il prodotto fosse rimosso, una richiesta che sarebbe stata immediatamente esaudita.
Gundogan di certo passa per essere una persona meticolosa e disciplinata: il fatto che il giocatore abbia persino messo in discussione il cibo servito in cucina può voler dire da un lato che ha il rigore di chi, da professionista, si interroga sulla correttezza o meno di alcuni elementi nell’alimentazione di un atleta. Dall’altro però, demonizzare così di primo acchito un elemento prezioso come la Nutella non solo lascia il tempo che trova, ma rischia di avere un’influenza più ampia. Diciamolo: altro che Nutella, le persone dovrebbero stare lontane da ben altro.