Lavoro nero ed evasione fiscale: È FINITA PER SEMPRE | Da adesso ti sgamano in 5 minuti

posto-di-blocco-polizia-controlli-strada-Depositphotos-corrierecomo

posto-di-blocco-polizia-controlli-strada-Depositphotos-corrierecomo

Lavoro nero ed evasione fiscale: da adesso in poi è finita, e per sempre. Se hai commesso un’illegalità, non puoi sfuggire più. Da ora ti sgamano in 5 minuti: ecco come fanno. Basta pacchia per i furbetti: ha vinto la legge.

I cosiddetti “buoni padri di famiglia”, come si diceva un tempo, sono coloro che insegnano ai propri figli il rispetto delle leggi, delle regole e dei principi di onestà e correttezza in ogni ambito della vita.

L’educazione alla legalità inizia dai piccoli gesti: dal non prendere ciò che non ci appartiene fino al mantenere comportamenti trasparenti e leali anche nelle questioni più complesse, come quelle economiche o fiscali.

Certo, tra il rubare una caramella da bambini e “dimenticare” di dichiarare un reddito da adulti c’è un abisso, ma il concetto di fondo resta identico.

Si tratta sempre di una violazione delle regole e di un venir meno al principio di responsabilità verso la collettività. Eppure, troppo spesso, nella realtà quotidiana, capita.

E adesso la pacchia per i furbetti è finita

Succede che chi commette illeciti amministrativi o fiscali riesca a cavarsela, magari grazie a cavilli, lentezze burocratiche o mancanza di controlli efficaci. Negli ultimi tempi, però, le cose stanno cambiando. Le autorità fiscali e gli organi di controllo hanno rafforzato gli strumenti di verifica, puntando su digitalizzazione e incrocio dei dati.

Dichiarazioni, movimenti bancari, transazioni e proprietà vengono ora monitorati con maggiore precisione, rendendo sempre più difficile nascondere redditi o patrimoni. L’obiettivo è chiaro: far emergere l’evasione e garantire equità tra i cittadini, perché chi paga regolarmente le tasse non deve sentirsi penalizzato rispetto a chi tenta di eludere le regole. Ed eccone la prova.

Esterno della sede centrale dell'Agenzia delle entrate-
Esterno della sede centrale dell’Agenzia delle entrate-

Ecco il nuovo strumento del Fisco: per te è finita, furbetto

Insomma, la “pacchia” per gli irregolari sembra davvero finita.  Ma come? Arriva Cerebro, il nuovo software della polizia di Stato, che ha l’obiettivo di scandagliare i conti correnti e i patrimoni degli italiani per stanare ricchezze sospette, o sopite, o nascoste allo scopo di evadere le tasse. In sostanza è una nuova grande arma contro la criminalità, gli illeciti e gli abusi, anche se in tanti temono che sia o che almeno possa trasformarsi in una sorta di pericoloso e agghiacciante ‘Grande Fratello Fiscale’: ovvero una sorta di spione che si insinua nella tua vita, tra i tuoi dati e la tua privacy per vivisezionarne ogni aspetto finanziario.

Basta il Codice Fiscale e in un istante incrocia tutti i dati: redditi, auto o case intestate, i movimenti sul conto corrente e la ‘fattibilità’ di alcune operazioni. Analizza gli stili di vita per stanare quelli che sono sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati. Non appena qualcosa è poco chiaro parte una segnalazione automatica alla Direzione centrale anticrimine. E la riservatezza? Il Garante della Privacy ha dato il via libera ma solo per indagini mirate e su soggetti già sospetti, non a tappeto. E in ogni caso, dopo la eventuale segnalazione, la procedura di pignoramento o simile va comunque sempre autorizzata da un giudice a termine di tutto il canonico iter di legge.