Migliaia di italiani vanno in pensione: NEL 2026 ARRIVA QUOTA 93 | Scopri se sei tra i fortunati

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Novità sull'opzione donna per un pensionamento anticipato - Corrierecomo.it - foto Canva

A partire dal prossimo anno le regole pensionistiche potrebbero cambiare radicalmente: ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Nel corso degli anni le leggi che regolano il pensionamento hanno subito svariate modifiche, complice il cambio di governi che si sono succeduti. Al momento è necessario aver raggiunto almeno i 42 anni di contributi per poter smettere di lavorare.

Invece la pensione di vecchiaia si ottiene a partire dai 67 anni, a patto di vantare un minimo di 20 anni di contributi previdenziali. Tali normativa tendono a variare leggermente in base al genere. A tale proposito, ci sono delle novità sul pensionamento femminile.

Sebbene non ci siano state conferme o approvazioni da parte degli enti di competenza, secondo quanto trapelato, dal prossimo anno le donne potranno anticipare il proprio ritiro dal mondo professionale. Ma scopriamo insieme i dettagli.

Donne e pensione: tutte le novità

Il tema pensionamento ha sempre sollevato numerose polemiche, dividendo l’opinione pubblica. E anche stavolta la nuova proposta presentata dal governo potrebbe non convincere tutti. Quest’ultimo è intenzionato a rafforzare l’opzione donna, ovvero il meccanismo che consente alle lavoratrici di andare in pensione prima.

A partire dal 2026 sarà possibile lasciare il proprio impiego all’età di 58 anni. Ma attenzione, al contrario di ciò che si può pensare, per farlo, è necessario soddisfare il requisito contributivo. In questo caso infatti, è necessario aver raggiunto i 35 anni di contributi per poter ricevere la pensione anticipata. Una sorta di quota 93 dunque.

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Novità sull’opzione donna per un pensionamento anticipato – Corrierecomo.it – foto Canva

Ulteriori misure contenute nella proposta di legge “opzione donna”

L’opzione donna aggiornata sembra prevedere altre misure, oltre alla possibilità di ricevere la pensione al compimento dei 58 anni e al raggiungimento dei 35 anni di contributi. Per esempio, questa legge potrebbe estendersi a più donne, includendo le non invalide o le caregiver. Inoltre sarebbe introdotto uno  stop all’aumento dell’età pensionabile previsto dal 2027. Infine, ci si aspetterebbe più flessibilità e più libertà per le lavoratrici che svolgono mansioni gravose.

Tuttavia è corretto sottolineare che al momento tutto ciò non è diventato legge, bensì si tratta di una proposta. La verità la scopriremo solo con la pubblicazione della Legge di Bilancio del 2027. Detto ciò, se si rientra nella categoria sopracitata e si ha 58 anni, è meglio informarsi fin da subito per conoscere i propri diritti e non ritardare il pensionamento più del necessario.