Allarme medico in Italia: ritira subito tuo figlio da scuola calcio | Rischia di contrarre una malattia terribile

Bambino giocatore di calcio

Colpire ripetutamente la palla con la testa può avere un impatto negativo sul cervello - Corrierecomo.it - foto Canva

Alcune nuove informazioni rese pubbliche potrebbero ridurre notevolmente il numero dei ragazzi che si approccia al mondo calcistico.

Da decenni il calcio rappresenta uno degli sport più amati e praticati in Italia. Questo vale specialmente per i bambini e i ragazzi, che tendono ad allenarsi e a giocare regolarmente presso uno degli innumerevoli club presenti sul territorio italiano.

Sebbene sia risaputo che lo sport vanti molti benefici per la salute, quest’ultimo può presentare anche dei lati negativi, come dimostrato da un recente studio condotto dalla Columbia University, che ha analizzato i colpi di testa che avvengono nel corso di una partita.

Sono stati presi in esame 352 giocatori di calcio adulti amatoriali, alcuni dei quali hanno totalizzato oltre mille colpi di testa all’anno. I risultati sono stati a dir poco allarmanti. Ma scopriamo nel dettaglio l’impatto che i suddetti hanno sul cervello.

Colpi di testa nel calcio: le conseguenze sulla salute

Nonostante il colpi di testa siano un’azione abbastanza comune nel calcio, molti tendono a sottovalutarne le conseguenze. Lo studio in questione ha infatti scoperto che colpire ripetutamente di testa un pallone da calcio può avere un impatto negativo sul cervello, anche nei giocatori amatoriali che non riportano commozioni cerebrali.

Tra i giocatori che hanno partecipato allo studio, quelli che hanno effettuato più di mille colpi di testa  in 365 giorni hanno mostrato cambiamenti microscopici nelle rughe esterne del cervello, proprio dietro gli occhi, indipendentemente dall’età e dal sesso. Non è tutto perché questi ultimi hanno ottenuto punteggi peggiori anche nei test di memoria e apprendimento.

Giocatore di calcio colpo di testa
Colpire ripetutamente la palla con la testa può avere un impatto negativo sul cervello – Corrierecomo.it – foto Canva

Le conclusioni

Utilizzando una nuova tecnica di imaging, il team di ricercatori ha scansionato il cervello di giocatori di calcio amatoriali, che avevano giocato per almeno cinque anni e negli ultimi sei mesi. Coloro che hanno dichiarato di aver effettuato più colpi di testa hanno mostrato cambiamenti significativi nella parte anteriore del cervello, un punto corrispondente alla traiettoria di un pallone da calcio durante un colpo di testa.

La ricerca suggerisce quindi che anche lievi colpi alla testa possono essere sommati, e non sono solo gli atleti professionisti o quelli che riportano commozioni cerebrali a esserne colpiti. Studi precedenti hanno mostrato alterazioni della materia bianca tra i giocatori di calcio amatoriali rispetto ai nuotatori, anche in assenza di una storia di commozione cerebrale. Questo significa che gesti apparentemente innocui possono avere degli effetti negativi a lungo termine.