Mutuo, tasso fisso o tasso variabile? Finalmente la risposta definitiva: nel 2025 è il più conveniente

Mutuo, tasso fisso o tasso variabile? Finalmente la risposta definitiva: nel 2025 è il più conveniente

Mutuo - Canva - corrierecomo.it

La domanda che tormenta chiunque stia per accendere un mutuo torna centrale anche nel 2025: scegliere il tasso fisso o puntare sul variabile?

Il mercato dei finanziamenti immobiliari è nuovamente in fermento. Dopo anni di rialzi repentini, l’Europa sembra aver imboccato una fase più stabile, con un’inflazione in progressiva discesa e politiche monetarie che iniziano a lasciare intravedere spiragli di sollievo.

Chi sta programmando l’acquisto di una casa si ritrova quindi davanti a un bivio che, più che tecnico, è strategico: proteggersi da eventuali aumenti o sfruttare i movimenti al ribasso dei tassi?

La BCE, con i suoi ultimi interventi, ha fissato un quadro più chiaro rispetto al recente passato. Le banche, di conseguenza, stanno aggiornando le proprie offerte, introducendo prodotti più competitivi e tassi personalizzati per attrarre nuove richieste di mutuo.

Le famiglie italiane osservano con attenzione: ogni decimale di interesse può valere migliaia di euro lungo l’arco di vent’anni.

Cosa sta succedendo davvero ai tassi nel 2025

Secondo le analisi degli istituti specializzati, il quadro attuale vede un progressivo calo dei tassi di riferimento, frutto sia della riduzione dell’inflazione sia delle recenti decisioni della Banca Centrale Europea. L’Euribor — parametro fondamentale per i mutui variabili — ha mostrato segni di raffreddamento, mentre l’Irs, che regola i mutui a tasso fisso, è sceso in modo ancora più marcato rispetto ai picchi degli ultimi anni.

Le banche stanno quindi ricalibrando le proprie proposte: i tassi fissi risultano oggi più leggeri e molto più competitivi rispetto al 2023-2024. Le simulazioni mostrano condizioni che, pur non tornando ai livelli ultra bassi del passato, garantiscono maggiore sostenibilità alla rata. Nel frattempo, il variabile, pur più conveniente nell’immediato, resta legato all’andamento dei mercati e mantiene un margine di incertezza che molti mutuatari faticano a tollerare.

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Ecco quale mutuo conviene davvero nel 2025

La risposta definitiva arriva proprio dalla combinazione di questi fattori: nel 2025 il mutuo a tasso fisso risulta in media la scelta più conveniente e sicura. Non solo per la rata stabile nel tempo, ma soprattutto perché l’attuale ribasso degli indicatori lo rende competitivo quanto — e in alcuni casi più — del variabile, senza esporre il mutuatario alle oscillazioni future dell’Euribor.

Gli esperti sottolineano che si tratta di un’occasione da valutare con attenzione: bloccare ora un tasso fisso più basso rispetto agli anni recenti significa garantirsi tranquillità per tutta la durata del finanziamento. Il variabile, invece, potrebbe scendere ancora, ma resta un rischio per chi non vuole correre il pericolo di aumenti improvvisi. Nel 2025 la scelta più equilibrata e conveniente è dunque il tasso fisso, che permette di approfittare del nuovo scenario favorevole senza rinunciare alla stabilità che le famiglie richiedono in un impegno lungo come un mutuo.