IMU, la data si vicina | Saldo il 16 dicembre e aliquote già online: ecco chi pagherà di più
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Il conto alla rovescia è iniziato: il saldo IMU di dicembre sta per arrivare e milioni di contribuenti devono già fare i conti con le nuove aliquote pubblicate dai Comuni.
Come ogni anno, il mese di dicembre porta con sé una delle scadenze fiscali più attese e discusse.
L’IMU rappresenta infatti uno degli appuntamenti principali per proprietari di seconde case, immobili commerciali, terreni e fabbricati particolari. La prima rata, pagata a giugno, ha dato un assaggio dell’impatto delle nuove delibere comunali. Ora, però, il saldo rischia di presentare un conto più salato per molte famiglie.
Nelle ultime settimane i Comuni hanno aggiornato e pubblicato le aliquote definitive, consentendo ai cittadini di calcolare con precisione quanto versare entro la metà del mese.
Un’operazione tutt’altro che semplice, soprattutto per chi possiede più immobili o per chi deve orientarsi tra riduzioni, esenzioni e variazioni rispetto all’anno precedente.
Aliquote online e calcoli pronti: cosa bisogna sapere davvero
Secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la data da segnare in rosso è quella del 16 dicembre, termine ultimo per saldare l’imposta municipale. Il pagamento va effettuato utilizzando il modello F24 o la piattaforma PagoPA, seguendo le indicazioni contenute nelle delibere comunali già disponibili online. La grande novità riguarda l’aggiornamento delle aliquote: molti Comuni hanno approvato aumenti mirati per riequilibrare i bilanci locali, mentre altri hanno mantenuto livelli stabili per non appesantire ulteriormente i contribuenti.
Le amministrazioni ricordano inoltre che il saldo di dicembre non è semplicemente una “seconda rata”, ma la differenza tra quanto versato a giugno in acconto e quanto dovuto sulla base delle aliquote definitive. In molti casi, quindi, l’importo potrà risultare più alto rispetto alla prima scadenza. Gli esperti sottolineano l’importanza di consultare con attenzione i calcolatori comunali, disponibili sui siti istituzionali, per evitare errori o pagamenti incompleti.

Chi pagherà di più e quali immobili sono più colpiti
I maggiori aumenti riguardano soprattutto le seconde case situate in zone ad alta richiesta, dove alcuni Comuni hanno deciso di ritoccare l’aliquota fino al limite massimo consentito. Anche gli immobili dati in locazione breve e quelli sfitti nelle aree centrali delle città rientrano tra le categorie più penalizzate. Per questi immobili, il saldo di dicembre potrebbe essere sensibilmente superiore rispetto allo scorso anno.
Aumenti in vista anche per alcune tipologie di fabbricati produttivi, in particolare nei territori che hanno registrato maggiori difficoltà economiche e hanno scelto di compensare con un aggiustamento dell’IMU. Rimangono invece agevolati gli immobili considerati “strumentali” per attività agricole e le abitazioni principali non di lusso, che continuano a beneficiare dell’esenzione. Il peso maggiore ricadrà dunque sui proprietari di più immobili, soprattutto in comuni turistici o ad alta densità abitativa, dove la pressione fiscale resta più elevata rispetto alla media nazionale.
