Grave errore tecnico in Napoli-Como: la partita si rigioca | FIGC in cerca di una data

Conte infuriato - Lapresse - corrierecomo

Conte infuriato - Lapresse - corrierecomo

Grave errore tecnico in Napoli-Como: pazzesco, la rabbia monta e la richiesta sale alta tra i i tifosi, divampando sul web. La partita si rigioca. FIGC in tilt: in cerca di una data. E adesso? Napoletani furibondi, lariani senza parole.

Il caso-caos dilaga. Da una parte ci sono i tifosi del Como che non ci credono, non possono neppure pensarci. Dall’altra ci sono i napoletani che invocano la ripetizione.

Ma come mai? Che cosa è successo? Per capirlo basta dire una sola parola: regolamento. Sì, lo sappiamo, è un vero ginepraio. E spesso, non se ne esce.

Nel mondo del calcio di Serie A, le regole sembrano non finire mai. Tra regolamenti, sanzioni, circolari, ricorsi e interpretazioni della giustizia sportiva, ci si ritrova in un vero e proprio labirinto normativo.

Ogni stagione porta con sé aggiornamenti, modifiche e chiarimenti che, anziché semplificare, spesso rendono tutto ancora più complesso. E rischi che accadano cose del genere.

La sfida tra Como e Napoli si ‘rigioca’

E così, anche il tifoso più appassionato e informato finisce per perdersi in un mare di sigle e cavilli: FIGC, CONI, Lega Serie A, Corte Sportiva d’Appello, Giudice Sportivo. Un intreccio che, a volte, riesce a confondere persino gli addetti ai lavori. Dietro ogni decisione del campo, ogni squalifica o ricorso, c’è un sistema regolamentare articolato che si basa su codici interni, ma anche su leggi civili e penali.

Per esempio, basta pensare alla differenza tra le sanzioni disciplinari decise dal Giudice Sportivo — che riguardano falli, condotte antisportive o comportamenti dei tifosi — e quelle amministrative o economiche, legate ai bilanci delle società, agli stipendi dei giocatori o alle violazioni del fair play finanziario.

Cesc Fabregas- fonte lapresse- corrierecomo.it

La regola parla chiaro: oppure no

Non stupisce, quindi, che molti tifosi restino disorientati quando una squadra viene penalizzata, una partita vinta a tavolino o una squalifica annullata dopo un ricorso. Le sentenze arrivano spesso settimane dopo i fatti, cambiando la classifica e alimentando polemiche. A volte sembra che il calcio giocato venga messo in secondo piano rispetto a quello “da scrivania”.

Per questo molti napoletani, vedendo delle immagini nel post-gara, hanno chiesto immediatamente di rigiocare la partita. Ma come mai? Cosa è successo? Tutto capita al 43° minuto: il portiere del Como, nell’atto di rimettere in gioco dopo un rinvio dal fondo, scodella letteralmente la palla verso il suo compagno, poco distante, il quale prende la sfera, la afferra con le mani e la posiziona per rimetterla in gioco come un classico rinvio, appunto. Per i napoletani, è fallo di mano: rigore non concesso, errore gravissimo e partita da rigiocare. Per i lariani è un semplice aiuto del portiere verso il compagno che stava per rimettere in gioco: un po’ come quando, prima di una rimessa laterale, un giocatore cambia idea e anziché scodellarla lui, con le mani, dalla linea dell’out, la passa con le mani a un altro compagno, affinché sia lui a rimettere in gioco.