ABOLITO IL DIRITTO ALLA DIFESA: pieni poteri ai PM | Vai in galera anche se hanno sbagliato

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In Tribunale non potrai più difenderti: ufficiale, è legge, arrivano i pieni poteri ai PM. Vai in galera anche se hanno sbagliato: è stato deciso. Funziona così: altro che provare a dimostrare la tua ‘innocenza’ fino all’ultimo. Non potrai farlo.
Il sistema giudiziario di ogni democrazia moderna dovrebbe fondarsi su principi fondamentali e irrinunciabili: la presunzione di innocenza fino a prova contraria e il diritto di difendersi in ogni grado di giudizio.
Sono capisaldi dello Stato di diritto, strumenti che garantiscono equilibrio, giustizia e rispetto della dignità umana. E tutti, forse, lo diamo addirittura per ‘scontato’.
Ogni persona accusata di un reato ha il diritto di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti, e solo al termine di un processo equo e trasparente può essere dichiarata colpevole.
Questo presuppone l’esistenza di una fase dibattimentale, che rappresenta il cuore del procedimento giudiziario: il momento in cui accusa e difesa si confrontano.
Dibattere di fronte a un giudice per l’innocenza: non puoi farlo più
Farlo davanti a un giudice imparziale, producendo prove, testimonianze e argomentazioni: ecco, è in quella sede che si misura il valore della giustizia e la capacità di uno Stato di garantire diritti uguali per tutti, indipendentemente dal ruolo sociale o dal peso mediatico del caso.
Tuttavia, non in tutti i Paesi del mondo le cose funzionano secondo questo modello. Un esempio emblematico è quello del Giappone, dove vige un sistema giudiziario con regole molto diverse, spesso oggetto di discussione internazionale. Nel Paese del Sol Levante, infatti, la presunzione di innocenza è più teorica che reale, e il tasso di condanne supera il 99% dei processi penali.

Ecco il nuovo potere dei PM
Una percentuale impressionante, che lascia intendere come, di fatto, essere accusati equivalga quasi sempre a essere riconosciuti colpevoli. Il sistema giapponese privilegia la confessione dell’imputato, considerata elemento centrale nel processo, anche se talvolta ottenuta dopo lunghe ore di interrogatori, senza la presenza costante di un avvocato. Ciò ha alimentato critiche da parte di osservatori internazionali e organizzazioni per i diritti umani, che parlano di una giustizia più orientata a “chiudere il caso” che a verificare la verità dei fatti.
Inoltre, i PM tendono ad archiviare i processi nei quali i documenti, in partenza, non offrono ampie – se non ampissime – garanzie di successo, ovvero di prova di colpevolezza. Così le percentuali di condanna aumentano e si avvicinano sempre più al cento per cento. Questo non significa che il Giappone non abbia una solida struttura giuridica, ma evidenzia una diversa concezione del rapporto tra individuo e Stato: la fiducia assoluta nelle istituzioni prevale sul principio del dubbio ragionevole.