Le donne non sono più al sicuro: eliminate le ordinanze restrittive | La legge non tutela più

donna preoccupata al telefono - pexels- corrierecomo

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Le donne non sono più al sicuro: assurdo pazzesco, da inorridire. Ma a quanto pare, è possibile anche questo. Che Cosa? Eliminate le ordinanze restrittive, tolte tutte le certezze. La legge non tutela più: non riesce a farlo.

La tutela della sicurezza delle donne dovrebbe essere uno dei pilastri fondamentali attraverso cui la giurisprudenza e la società nel suo complesso si erigono.

Purtroppo, nonostante i progressi legislativi degli ultimi decenni, le donne continuano a essere esposte a rischi e violenze di vario tipo.

Dal contesto domestico a quello pubblico, fino agli ambienti lavorativi e digitali, i casi ormai sono fin troppi, e la cronaca quotidiana ne è zeppa.

Garantire protezione significa non solo prevenire e punire i reati, ma anche costruire una cultura che riconosca e valorizzi la dignità femminile, rispettando i diritti fondamentali di ogni individuo.

Le donne non sono più al sicuro, neanche la legge ci riesce

La legge italiana ha compiuto passi importanti negli ultimi anni. Norme di varia natura hanno accelerato i tempi di intervento nelle denunce di violenza domestica e stalking, riconoscendo la necessità di tutelare le vittime in maniera rapida ed efficace. Anche la legislazione sul femminicidio e sulle molestie sessuali mira a colpire comportamenti gravemente lesivi, evidenziando come la società non possa più tollerare atti di violenza contro le donne.

Tuttavia, la tutela giuridica da sola non basta. È necessario che la società intera sviluppi una coscienza condivisa sul tema. La morale, l’educazione, le campagne di sensibilizzazione e la promozione dell’uguaglianza di genere devono andare di pari passo con la legge. Solo creando un ambiente culturale in cui il rispetto e la parità siano valori interiorizzati, sarà possibile ridurre i casi di violenza e prevenire comportamenti aggressivi o discriminatori.

Donna- pexels- corrierecomo.it

Casi come questo fanno inorridire

La sicurezza delle donne implica anche protezione in ambito pubblico e privato, dalle strade agli spazi digitali. L’accesso sicuro a scuole, trasporti, luoghi di lavoro e piattaforme online è parte integrante del diritto alla libertà personale e all’autodeterminazione. Ogni cittadina deve poter vivere senza paura, con la certezza che la società e lo Stato siano dalla sua parte, pronti a intervenire contro qualsiasi forma di prevaricazione.

Ma oggi la tutela della sicurezza delle donne non è garantita se, come notiamo, casi pazzeschi si verificano e si presentano come una doccia gelata. Come ad esempio la storia dell’uomo che si è sottoposto a 37 interventi chirurgici per poter cambiare aspetto, in modo quasi totale, oltre ad aver cambiato il nome. E tutto, solo per uscire di nuovo con la sua ex ragazza, nonostante l’ordine restrittivo nei suoi confronti.