Sembrano dei morti di fame, ma guadagnano almeno 100€ al giorno | Non pagano nemmeno le tasse
I giovani possono fare richiesta per ricevere il bonus patente, volto a conseguire la patente C o D - Romait.it - foto Canva
Sembrano dei morti di fame, ma guadagnano almeno 10o euro al giorno. Lo avresti mai detto? E il fatto è che non pagano nemmeno le tasse. Così, con soldi netti nelle tasche, a fine mese possono trovarsi un bel gruzzoletto.
Quanto non avresti immaginato. Del resto, fare soldi è, in fondo, il sogno di tutti. Non per forza per diventare miliardari o vivere nel lusso.
Ma semplicemente, se possibile, riuscire a vivere serenamente, senza dover contare ogni euro a fine mese. Eppure, in tempi di crisi come questi, può non riuscirci.
Anzi, anche solo l’idea di mettere da parte qualcosa sembra un’utopia. I prezzi aumentano, gli stipendi restano fermi, e il costo della vita continua a mordere.
Così, per sbarcare il lunario, milioni di italiani devono ingegnarsi, tagliare spese, rinunciare a sogni, o inventarsi nuove strade per guadagnare.
Guadagna 100 euro al giorno, e non paga le tasse
E poi, ci sono loro. Quelli che, a guardarli, sembrano vivere nella difficoltà, con lavori precari o mestieri umili, e invece – sorpresa – arrivano a guadagnare cento euro al giorno, se non di più. Gente che non ha un contratto fisso, che non timbra il cartellino, ma che con un po’ di fiuto e spirito di adattamento riesce a mettere insieme cifre che a fine mese fanno invidia a molti dipendenti con tredicesima e ferie pagate.
Il segreto? Sta tutto nel sapersi adattare. Mentre alcuni si rassegnano alla crisi, altri si reinventano: fanno i rider, i muratori, i giardinieri, i piccoli artigiani, gli ambulanti o i lavoratori digitali che sfruttano il web per creare piccole fonti di reddito alternative. Chi si arrangia con piccoli lavori, spesso guadagna meno stabilmente ma con maggiore flessibilità, e talvolta porta a casa più di quanto si pensi.

Cento euro al giorno, ma senza lavoro stabile
L’esempio lampante è quello dei venditori ambulanti che spesso troviamo fuori dalle nostre strade, fuori dai negozi o dai supermercati. Che cosa vendono? Di tutto, ma molto spesso calzini. Li abbiamo incrociati molte volte, e con la loro verve e creatività, chissà, sono riusciti a vendere un paio di calzini anche a noi.
Certo c’è anche il rovescio della medaglia. Queste persone non hanno garanzie, ferie pagate, malattia o contributi certi per la pensione. Vivono alla giornata, tra alti e bassi, in una costante corsa per tenere il passo. Ma dimostrano che, con determinazione e creatività, si può ancora costruire qualcosa, anche in un Paese dove sembra che tutto sia contro chi vuole emergere.
