Coniata la moneta da 100€: la zecca di Stato inizia la produzione | Attento a non perdere gli spicci
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Coniata la moneta da 100 euro: sì, pazzesco, la zecca di Stato inizia la produzione. Una decisione che sembra un paradosso, in quest’epoca ‘virtuale’. Ad ogni modo, attento a non perdere gli spicci: potresti gettare via un vero capitale.
Nel mondo iperconnesso e sempre più digitalizzato in cui viviamo, anche il denaro ha cambiato volto. Pagamenti contactless, portafogli virtuali, app bancarie e criptovalute sono diventati la norma per milioni di persone.
Sempre meno banconote, sempre meno monete nelle tasche: la direzione sembra tracciata verso un futuro senza contanti. Ma, non sempre, non ovunque.
Sorprendentemente, non tutti sono pronti ad abbandonare il “denaro vero”, quello che si tocca, si conta, si conserva nel portafoglio. Ad esempio?
Negli ultimi mesi, il tema del ritorno al contante è tornato con forza nel dibattito pubblico. Non si tratta solo di nostalgia per un passato analogico, c’è dell’altro.
Moneta da 100 euro: non perdertela in tasca
È anche una questione che tocca libertà individuale, privacy e sicurezza. Mentre le banche centrali e gli istituti di credito accelerano la corsa verso la digitalizzazione, molti cittadini chiedono di mantenere un equilibrio: il denaro fisico, per loro, rappresenta ancora un punto di riferimento stabile in un sistema economico sempre più fluido e, talvolta, intangibile.
Non è un caso che nuovi processi di stampa e circolazione del contante siano ancora in atto. Le zecche europee e le banche centrali, Italia compresa, non hanno smesso di produrre monete e banconote. Anzi, in alcuni casi si lavora a versioni più resistenti, sicure e durevoli, per contrastare la falsificazione e garantire una vita più lunga ai tagli in circolazione. Segno evidente che il contante, sebbene in calo, non è destinato a scomparire del tutto. E non è tutto.

Coniata la moneta da 100 euro, ecco quale
A volte, la moneta fisica conserva un potere simbolico e iconico. Come in questo caso, quello in cui al netto di connessioni internet o sistemi bancari, riservatezza di transazioni digitali e portafogli virtuali, si torna a toccare moneta e a percepirne il ticchettio, anche con edizioni di denaro in moneta da collezione.
Stiamo parlando ad esempio del caso della moneta da 100 euro che la Filarmonica di Vienna d’oro ha coniato, in Austria, mettendola poi in vendita per la gioia dei collezionisti. Naturalmente, non direttamente a fini di ‘esborso’ nella vita di tutti i giorni, come appare evidente. Chiunque abbia una moneta del genere ovviamene dovrà fare molta attenzione, visto il valore, non solo simbolico, che porta in ‘dote’.
