Ultim’ora semafori: i colori non funzionano più allo stesso modo | Nuova legge subito in vigore

Arrivano le modifiche al Codice della Strada legate alla funzionalità della luce gialla del semaforo - Corrierecomo.it - foto Canva
La nuova normativa sulla funzionalità del semaforo può fregare molti conducenti: c’è una regola da rispettare che pochi ancora conoscono.
Tutti i conducenti sanno come funziona il semaforo, che si trova sulla gran parte delle strade italiane per regolare il flusso di traffico e quindi evitare incidenti. È risaputo che sia caratterizzato da tre luci, ciascuna rappresentante un colore e un significato differente.
Il rosso è sinonimo di stop, quindi le auto sono obbligate a fermarsi ogniqualvolta che quest’ultimo si accende. Il verde invece indica il via libera. In questo caso è possibile riprendere tranquillamente la marcia. Infine, il colore giallo/arancione invita a rallentare e a fermarsi se possibile.
Tuttavia nell’ultimo periodo sono state introdotte delle modifiche al Codice della Strada che hanno reso più rigide le regole legate all’utilizzo corretto del celebre segnale luminoso. Nel caso non si rispettino queste ultime, si può essere soggetti a sanzioni molto salate.
Tutte le novità sul semaforo: ecco cosa dice la nuova normativa
Recentemente si è deciso di includere qualche cambiamento alle normative che regolano l’uso del semaforo. Nello specifico le suddette riguardano la luce gialla, con il quale, come è stato detto in precedenza, i conducenti devono fermarsi, a meno che non si sia troppo vicini all’incrocio e non è possibile farlo in sicurezza.
Ecco, dal 2025 tutto ciò è mutato, complice l’introduzione di un dettaglio molto importante all’interno del Codice della Strada. In poche parole, se si hanno almeno tre secondi per potersi fermare senza mettere a repentaglio l’incolumità propria o quella altrui e si decide di oltrepassare comunque la linea di stop, si va incontro a una violazione equiparata al passaggio con il rosso. In questo caso si rischia di ricevere una multa che può partire da 167 euro e può portare anche alla sottrazione di sei punti dalla patente o la sospensione in caso di recidiva.

La possibile contestazione
Qualora si sia ricevuta una sanzione legata all’infrazione appena descritta, c’è la possibilità di procedere alla sua contestazione. Ma non sono sufficienti le solite scuse, come il fatto che il giallo possa essere durato poco, in quanto Cassazione non lo ritiene un motivo accettabile. Quindi il ricorso è fattibile solo se: il verbale arriva oltre 90 giorni dall’infrazione, si dimostri uno stato di urgenza o necessità come ad esempio un malore improvviso, sono presenti delle irregolarità nelle foto o mancano dei dati temporali.
Se si rientra in una di queste categorie, di dovrà presentare il ricorso entro 60 giorni al prefetto oppure al giudice di pace entro 30 giorni. Comunque passare con il giallo al semaforo rappresenta sempre un rischio. Si consiglia quindi di rallentare per tempo e non distrarsi.