Si ferma il migliore della rosa: altra tegola dopo Addai | Fabregas si strappa la camicia

Como squadra -fonte Instagram - corrierecomo

Como squadra -fonte Instagram - corrierecomo

Si ferma il migliore della rosa: altra tegola dopo Addai, e per il Como, ora, si fa dura. Fabregas si strappa la camicia dalla frustrazione. Ora dovrà correre ai ripari, cercando soluzioni tecnico – tattiche del tutto nuove.

Cesc Fàbregas è senza dubbio il perno principale del movimento calcistico del Como, il motore intellettuale e tecnico di una squadra che sta vivendo una fase di crescita entusiasmante nel suo ritorno in Serie A.

La sua presenza, sia in panchina che nello spogliatoio, rappresenta un punto di riferimento assoluto per la società, per i giocatori e per tutto l’ambiente lariano.

Da quando ha deciso di intraprendere questa nuova avventura da allenatore, dopo una carriera da fuoriclasse tra Arsenal, Barcellona e Chelsea, Fàbregas ha portato con sé una mentalità vincente e un modo di intendere il calcio moderno, fatto di idee, intensità e cultura tattica.

Le sue filosofie di gioco, basate su possesso palla, mobilità e disciplina, si sposano perfettamente con il progetto ambizioso della proprietà.

Unità d’intenti, anche nelle emergenze

Che ha creduto sin da subito nella possibilità di costruire qualcosa di solido e sostenibile. Il Como, sotto la sua guida, non è solo una squadra che gioca bene: è una realtà che vuole imporsi come modello, combinando qualità tecnica e organizzazione, giovani di prospettiva e giocatori esperti.

Tuttavia, come accade in ogni progetto sportivo, gli equilibri sono delicati, e basta poco per metterli alla prova. Quando arrivano assenze importanti — per infortuni, squalifiche o semplicemente per rotazioni necessarie — tutto l’impianto costruito con pazienza rischia di vacillare. In questi momenti, la mano di Fàbregas si vede più che mai: è allora che emerge la sua capacità di inventare soluzioni nuove, di adattare il sistema alle caratteristiche dei giocatori disponibili, senza snaturare l’identità della squadra.

Cesc- Fabregas- in campo - LaPresse-corrierecomo
Cesc- Fabregas- in campo – LaPresse-corrierecomo

Che tegola per Fabregas, ora dovrà farne a meno

Il tecnico spagnolo, infatti, ha già dimostrato di saper leggere le partite e gestire le emergenze con lucidità. Non ha paura di cambiare modulo o di lanciare un giovane al debutto, se ritiene che possa dare equilibrio o imprevedibilità alla manovra. Questa elasticità tattica è uno dei segreti del successo del Como, che sta sorprendendo per continuità e personalità anche contro avversari più quotati.

Ora però il  “progetto Fàbregas” – che non è più una scommessa tecnica, ma una vera e propria visione – viene messo in bilico per via di una assenza cruciale: si diceva che Diao, infatti, poteva essere recuperato almeno per la panchina dopo questa sosta nazionali, e invece e ancora ai box. A Cesc l’obbligo di cavarsela.