Italiani chiusi in casa, migranti in totale libertà | La nuova norma del governo mette i brividi

Italiani chiusi in casa, migranti in totale libertà | La nuova norma del governo mette i brividi

Ragazza dietro la finestra- x- corrierecomo.it

Italiani chiusi in casa, migranti in totale libertà. Sempre al centro dell’attenzione, il tema della migrazione si incastra, da qualche tempo con un’altra tematica. Più che nuova norma del governo, a mettere i brividi a qualcuno è un concetto di correlazione.

O presunta tale, se non altro. Tra cosa? Per capirlo ripartiamo dall’inizio. “Italiani chiusi in casa, migranti in totale libertà”: una frase che ancora oggi circola con forza.

Specie sui social, come simbolo di una polemica mai del tutto sopita. Molti cittadini, infatti si sentono improvvisamente ingabbiati nelle proprie abitazioni.

Obbligati al rispetto di regole ferree, con divieti di uscita, chiusure, controlli e sanzioni. Nel frattempo, la percezione — spesso amplificata dal web  — è che i migranti continuassero ad arrivare liberamente nel Paese.

E, secondo alcuni, senza le stesse limitazioni imposte agli italiani. Dunque, due pesi e due misure? Un attimo, vediamoci chiaro, il più possibile se non altro.

Non ci fanno uscire di casa, mentre i migranti arrivano

Una contraddizione apparente, che tuttavia ha trovato terreno fertile in un periodo di paura, tensione e incertezza collettiva. Per molti, infatti, l’idea di dover rinunciare a ogni libertà personale, mentre altri sembrava godere di una libertà di movimento incontrollata, rappresenta un’ingiustizia. Da qui la nascita di un sentimento di rabbia e diffidenza nei confronti delle istituzioni, accusate di usare due pesi e due misure. Ma di che parliamo?

Bisogna distinguere tra percezione e realtà. I flussi migratori  rappresentano una questione di tutt’altra natura, regolata da leggi internazionali, accordi umanitari e obblighi di accoglienza. Le persone che arrivavano in Italia non lo fanno per scelta libera o per turismo, ma spesso per sfuggire a guerre, persecuzioni o povertà estrema. Ma questo che cosa c’entra con le limitazioni ai cittadini?

migranti - wikipedia - corrierecomo
migranti – wikipedia – corrierecomo

Accoglienza, leggi e opportunità: cosa fare

Il caso di cui parliamo riguarda il tema dei controlli sanitari, delle quarantene obbligatorie e protocolli di sicurezza che si sono conosciuti in epoca covid. Non si trattava di mettere in dubbio la “libertà totale”, ma di una gestione differente di emergenze diverse: una sanitaria, l’altra umanitaria legata ai migranti. Il problema, semmai, è di comunicazione. La sovrapposizione di immagini — italiani chiusi in casa e barconi che approdava sulle coste — ha creato una frattura nella percezione pubblica, alimentata da slogan e semplificazioni.

È importante ricordare che il lockdown e i flussi migratori appartengono a due dimensioni non comparabili: una misura di tutela interna, l’altra una conseguenza di dinamiche globali. Dietro a quella frase, “italiani chiusi in casa, migranti liberi”, si nasconde più un sentimento di disagio e sfiducia che una verità fattuale. Comprendere la differenza è il primo passo per riportare il dibattito sul terreno della ragione, e non della rabbia.