Legalizziamo tutto: droga, svolta senza precedenti in Italia | Si è convinto anche Salvini

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Legalizziamo tutto: pazzesco, ma tutto vero. Una decisione senza precedenti in Italia: droga, ora tutto è ammesso. Si è convinto anche Salvini. Svolta clamorosa, che cambia tutte le carte in tavola quanto all’uso e al ‘post’.
Come tutti sanno, l’uso di droga non è solo vietato dalla legge, ma è anche estremamente pericoloso per la salute fisica e mentale di ogni individuo.
Almeno così è stato fino ad oggi. Le sostanze stupefacenti, indipendentemente dal tipo o dalla quantità, alterano in modo profondo il funzionamento del cervello.
Compromettendo la capacità di giudizio, i riflessi, l’equilibrio emotivo e, nei casi più gravi, le funzioni vitali, incidono in ogni ambito: alla guida e non solo.
Le droghe agiscono sui centri nervosi producendo inizialmente sensazioni di euforia o benessere momentaneo, ma il loro effetto reale è devastante.
Ora liberalizzano tutto
Con il tempo, il corpo sviluppa dipendenza e tolleranza, costringendo chi ne fa uso ad aumentare progressivamente le dosi per ottenere lo stesso effetto. Questo porta a un deterioramento progressivo della salute: perdita di peso, insonnia, ansia, depressione e danni irreversibili agli organi vitali come cuore, fegato e cervello.
Dal punto di vista legale, la normativa italiana — in linea con quella internazionale — proibisce severamente la produzione, il possesso e la vendita di sostanze stupefacenti. Anche il semplice consumo può comportare sanzioni amministrative, come la sospensione della patente o del passaporto, oltre all’obbligo di seguire percorsi terapeutici. Per chi invece è coinvolto nello spaccio, le pene diventano pesantissime, con anni di reclusione e multe elevate.

Adesso è ammesso tutto: ecco come funziona
Ma oltre alla legge, è la vita stessa a essere messa in gioco. L’uso di droga distrugge rapporti familiari, amicizie e carriere, isolando chi ne è vittima in un vortice di dipendenza e sofferenza. Le istituzioni e le scuole continuano a promuovere campagne di sensibilizzazione per far capire che non esiste una “droga leggera” o “innocua”. E allora come mai nasce questa svolta improvvisa?
Succede in Emilia-Romagna, dove la Regione, come indicato da @laveritaweb, vorrebbe stanziare 2 milioni di euro per “stanze chill out”, vale a dire spazi dove chi ha fatto uso di droghe possa rilassarsi post sballo. Fondi pubblici per delle “zone del relax”? Le stanze ‘chili out’, ovvero luoghi in cui ci si può ‘riposare’ dopo lo sballo dovuto all’uso di stupefacenti, sono da sempre un dibattito molto controverso e, di certo, questa nuova possibile svolta potrebbe rappresentare un elemento di parecchi confronti e ‘scontri’ tra chi la pensa in modo diverso.