Doppio stipendio, stesse ore di lavoro: ormai lo stanno facendo tutti | Vivi da pascià senza stancarti

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Doppio stipendio, stesse ore di lavoro: altro che chimera, altro che fake, è tutto vero e ormai lo stanno facendo tutti. Ovvero? Vivi da pascià senza stancarti: una convenienza unica, e facilmente ottenibile.
Un doppio stipendio con le stesse ore di lavoro: come vi suona, come un sogno, vero? Eppure, per molti, non è più solo fantasia ma una possibilità concreta.
Sempre più persone stanno infatti trovando il modo di vivere da “pascià”, lavorando per aziende estere – in particolare svizzere – pur continuando a risiedere in Italia.
Un equilibrio perfetto tra guadagni elevati e costi della vita più bassi. Formuliamo un esempio pratico: immagini di lavorare da casa, in smart working.
Che cosa può significare? Che, in effetti, oltre a una certa elasticità operativa, potresti avere anche una determinata chance di risparmio e guadagno.
Ecco il segreto che in pochi conoscono
L’ipotesi è che tu stia lavorando per un’azienda svizzera. Lo stipendio, come è noto, è in media più alto del doppio rispetto agli standard italiani, grazie al livello retributivo elvetico e alla forza del franco svizzero. Tuttavia, pur guadagnando come un lavoratore svizzero, continui a vivere in Italia, dove il costo della vita è sensibilmente inferiore: affitti più bassi, spesa quotidiana più accessibile, servizi meno onerosi. Il risultato? Un tenore di vita notevolmente superiore, a parità di ore di lavoro.
Questa formula – lavorare per l’estero ma vivere in Italia – è diventata una vera tendenza post-pandemica, spinta dall’esplosione dello smart working. Molte aziende straniere, soprattutto nel settore digitale, tecnologico e finanziario, si sono rese conto che non serve più la presenza fisica in sede: ciò che conta è la produttività. E così, hanno iniziato ad assumere anche lavoratori residenti fuori dai confini, garantendo loro stipendi competitivi e contratti flessibili.

Attenzione, però, ci sono anche dei contro
Ma attenzione: non è tutto così semplice come sembra. Per poter lavorare con un’azienda svizzera risiedendo in Italia, bisogna rispettare alcune condizioni legali e fiscali ben precise. Innanzitutto, il rapporto di lavoro deve essere regolato da un contratto conforme alla normativa svizzera, ma con un’attenzione particolare alla tassazione. In molti casi, chi lavora in smart working dall’Italia per una ditta estera è tenuto a pagare le tasse nel paese di residenza, cioè in Italia. Questo perché la legge considera il reddito prodotto “sul territorio nazionale”, anche se il datore di lavoro è straniero.
Ci sono, però, anche casi di doppia imposizione fiscale, che vengono gestiti attraverso accordi bilaterali tra Italia e Svizzera. In pratica, l’obiettivo è evitare che il lavoratore debba pagare le imposte due volte, in entrambi i paesi. È dunque fondamentale informarsi bene e, se necessario, rivolgersi a un consulente del lavoro o a un commercialista esperto in fiscalità internazionale.