Meglio poco che niente: rimborso di 43€ per gli italiani | Lo prendono tutti i membri della famiglia

famiglia - pexels- corrierecomo

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Meglio poco che niente: rimborso di 43 euro per tutti gli italiani. Piccola, ma importante boccata d’ossigeno per le nostre tasche. Ed è immediata. Il rimborso è generalizzato. Lo prendono tutti i membri della famiglia: ecco perché, e come fare.

Forse alcuni avranno sentito parlare della piccola, ma rilevante ‘rivoluzione’ che ha riguardato Amazon e una decisione che potrebbe cambiare molto, anche solo a livello concettuale.

Di che cosa si tratta? Per poter capire di cosa si tratta, è necessaria una breve parentesi circa l’evoluzione della crescita del gigante di Jezz Bezos.

Non vi è alcun dubbio circa il fatto che Amazon abbia rivoluzionato l’intero mercato globale e, con esso, il concetto stesso di “comprare”.

La nascita del colosso guidato da Jeff Bezos ha introdotto un nuovo paradigma che ha cambiato per sempre le abitudini di milioni di persone in tutto il mondo.

Rimborso per gli italiani: poco, ma buono

Se prima lo shopping era legato a centri commerciali, negozi di quartiere o grandi catene, oggi basta un clic per ricevere in tempi rapidissimi ciò di cui si ha bisogno, senza limiti di orario né vincoli geografici. Amazon non ha soltanto reso più veloce il processo di acquisto, ma lo ha reso anche più personalizzato.

Attraverso algoritmi sempre più sofisticati, la piattaforma suggerisce prodotti su misura, anticipando spesso i desideri del consumatore. Un’operazione che ha contribuito a fidelizzare enormemente la clientela, spostando l’asse competitivo dall’offerta tradizionale al mondo digitale.

Jeff_Bezos - Amazon - corrierecomo
Jeff_Bezos – Amazon – corrierecomo

Cosa succede al colosso di Bezos

A questo si aggiunge il tema della logistica: magazzini altamente automatizzati, sistemi di consegna sempre più efficienti e la creazione di un modello che ha dettato nuovi standard di rapidità. Prime, ad esempio, non è solo un servizio di abbonamento, ma un vero e proprio “ecosistema” che include spedizioni gratuite, accesso a contenuti digitali e vantaggi esclusivi.

Eppure da qui nasce il ‘rimborso’. Ovvero? Parliamo di un miliardo e mezzo di dollari da rimborsare. Per che cosa? Amazon ha accettato uno accordo totale da 2,5 miliardi di dollari con la Federal Trade Commission, dopo un procedimento dura due anni in relazione a presunte accuse di pratiche ingannevoli legate all’abbonamento Prime. L’intesa indica 1 miliardo di dollari di sanzione civile e 1,5 miliardi di rimborsi a circa 35 milioni di clienti che potrebbero aver subito danni dalle modalità di iscrizione o cancellazione di Prime. Se dividiamo dunque 1,5 miliari per 35 milioni di utenti, abbiamo circa 43 euro a utente. Tutti gli italiani che hanno un account Amazon dunque potrebbero ottenere tale rimborso, anche se fanno parte della stessa famiglia.