Pronto capo, oggi me ne sto a casa: mezzo mese di ferie in più per i lavoratori | L’azienda è obbligata a dartelo

Lavoratore risarcimento

Lo stress provato dal lavoratore durante il suo impiego può essere oggetto di causa e risarcimento da parte dal datore - Corrierecomo.it - foto Canva

Pronto capo, oggi me ne sto a casa: sembra assurdo ma se lo dici non ti succede un bel niente. Anzi, ti pagano pure. E, anzi, va ancora meglio. Hai addirittura fino a mezzo mese di ferie in più. Una manna per i lavoratori. L’azienda è obbligata a darti tutto.

Lavorare è senza dubbio una necessità, ma è anche un diritto costituzionalmente garantito, oltre che un dovere civico e morale.

Ogni lavoratore sa bene che, nel proprio percorso professionale, deve attenersi a regole precise: il rispetto degli orari, la puntualità, la professionalità, l’osservanza delle gerarchie e delle mansioni stabilite.

Tuttavia, a fronte di questi doveri, ci sono anche dei diritti che non possono essere trascurati. I più noti sono quelli legati alle ferie retribuite, ai permessi, alle malattie pagate e ai giorni “rossi” in calendario, ovvero le festività riconosciute a livello nazionale.

Eppure, pochi sanno che esistono altri diritti meno conosciuti, che spesso non vengono nemmeno spiegati dai datori di lavoro o dagli stessi consulenti.

Ora ti fai mezzo mese di ‘ferie’ pagate

Uno di questi riguarda la possibilità di beneficiare di ore o giorni di permesso retribuito, quindi pagato regolarmente, per motivi che non rientrano nelle classiche categorie. Tra gli esempi più curiosi e particolari rientrano le cure idrotermali, riconosciute come vere e proprie terapie. In sostanza, se un medico specialista prescrive al lavoratore un ciclo di cure idrotermali per motivi di salute, queste possono rientrare nelle prestazioni garantite dal sistema sanitario e, di conseguenza, diventano un diritto del dipendente.

Il lavoratore può quindi assentarsi dal posto di lavoro, partecipare alle cure e, allo stesso tempo, percepire regolarmente lo stipendio. Non si tratta di ferie né di permessi da recuperare, ma di un diritto specifico, alla stessa stregua di una malattia o di un trattamento sanitario necessario.

lavoratore felice - corrierecomo
lavoratore felice – corrierecomo

Non lo sa nessuno ma è un tuo diritto

Questa possibilità è disciplinata da normative precise e ha dei limiti, ad esempio il numero massimo di giorni fruibili nell’anno o le tipologie di cure riconosciute. Ma il concetto di fondo resta chiaro: la salute del lavoratore viene prima di tutto, e lo Stato ha deciso di tutelarla anche con strumenti apparentemente insoliti come le cure termali.

Molti non ne sono a conoscenza, e spesso rinunciano a usufruirne perché pensano che si tratti di un “lusso” o di un trattamento privato. In realtà, in presenza di prescrizione medica e nei centri convenzionati, il diritto è pienamente valido e il lavoratore non deve temere ripercussioni: spetta ai soli lavoratori dipendenti del settore privato. La durata del congedo è di 15 giorni, e non possono essere frazionati.