Meloni telefona a Putin: l’Italia si schiera con la Russia | Dichiarata guerra all’Ucraina

Meloni nuova tassa - corrierecomo
Meloni telefona a Putin: adesso la svolta, che per molti era nell’aria, diventa concreta e quasi inevitabile. La popolazione è stanca. E l’Italia si schiera con la Russia. Dichiarata guerra all’Ucraina? Vediamo cosa succede.
Sempre più persone nel nostro territorio sono atterrite dal proseguire della guerra tra Russia e Ucraina: un conflitto che sembra non trovare una via d’uscita diplomatica.
E che continua a produrre morte, distruzione e instabilità geopolitica. Sì, anche ben oltre i ‘confini’ specifici dei campi di battaglia in quanto tali.
Per molti, oggi, ciò che preoccupa, oltre alle notizie ufficiali che arrivano dal fronte, è anche la mole di dichiarazioni, illazioni, spunti e vere e proprie fake news che si diffondono.
Una vera valanga che, dal momento che sembra enormemente credibile, con estrema rapidità, soprattutto attraverso i social network. Ma non solo: per molti, arriverebbero direttamente dai centri di potere.
Cosa sta succedendo davvero: perchè l’Italia si ‘schiera’
Ed per questo che l’Italia, almeno in larga parte, ora si schiera. In che senso? Molti cittadini si sono convinti che proprio questa spirale comunicativa, spesso incontrollata, stia alimentando un clima di tensione capace di amplificare la drammaticità del conflitto. Le voci che parlano di un possibile allargamento dello scontro armato a Paesi europei, compresa l’Italia, contribuiscono a generare ansia e senso di precarietà.
Non di rado, infatti, si leggono notizie non verificate su presunti obiettivi militari, possibili attacchi a basi NATO o scenari di guerra globale, che però non trovano riscontri concreti nelle fonti ufficiali. Il rischio, sostengono molti analisti, è duplice: da un lato la popolazione si trova esposta a un flusso costante di informazioni non filtrate, che creano sfiducia e panico; dall’altro, le stesse autorità internazionali potrebbero subire pressioni indirette, trovandosi a reagire a narrazioni gonfiate o a provocazioni orchestrate ad arte. È qui che la disinformazione diventa un’arma pericolosa, capace di influenzare non solo l’opinione pubblica ma anche le decisioni politiche.

L’Italia dice no alle speculazioni e ‘Sì’ a Putin
Anche se ad alcuni potrebbe sembrare assurdo, in effetti, per molti italiani è quasi il tempo di dire ‘sì’ a Putin. Non nel senso di scendere in guerra al suo fianco, ma per evitare che certe speculazioni tirino il nostro Paese dalla proverbiale ‘giacchetta’ obbligandolo a prendere posizioni che non prenderebbe, se le realtà venissero raccontare nel modo giusto.
Ovvero, tradotto in parole povere. La presunta ‘falsa propaganda’ di Zelensky, o chi per lui, che si sta diffondendo a livello internazionale, sembra aver stufato l Italia. Giustificando così anche lo sdegno di fette di popolazione verso le esagerazioni ucraine.