Ultimatum a Fabregas: O GIOCO O ME NE VADO | Prime crepe in casa Como

Fabregas disperato - fonte Lapresse - Corriercomo-2

Fabregas disperato - fonte Lapresse - Corriercomo-2

Ultimatum a Fabregas: o gioco o me ne vado. Suona come una bordata o un appello il messaggio del nuovo ‘eroe’ dei lariani. Cosa succede? Prime crepe in casa Como: l’isola felice non è più così tale? Scopriamolo insieme.

Il rapporto tra allenatori e giocatori è da sempre uno degli aspetti più affascinanti e complessi del mondo sportivo. Non può mai essere del tutto idilliaco.

E il motivo principale risiede nella differenza di ruoli: da una parte chi deve prendere decisioni, imporre regole e gestire la strategia; dall’altra chi quelle decisioni deve rispettarle ed eseguirle sul campo.

Un allenatore ha la responsabilità di guardare all’insieme, di pensare non al singolo ma alla squadra nel suo complesso. Questo comporta inevitabilmente scelte difficili.

Dunque escludere un giocatore titolare, cambiare modulo, o ridimensionare l’importanza di un atleta che magari si sente in gran forma.

Como, e ora Fabregas cosa decide di fare

Per il calciatore, abituato a vivere di prestazioni e di emozioni, tali decisioni possono sembrare ingiuste o addirittura punitive.
Eppure, proprio in questo confronto – talvolta anche acceso – si costruiscono i rapporti più solidi. L’allenatore che sa comunicare e spiegare le sue scelte conquista rispetto; il giocatore che accetta il sacrificio per il bene comune dimostra maturità.

Non esiste dunque un rapporto perfetto, ma un equilibrio dinamico fatto di fiducia, professionalità e talvolta conflitti. È in questo spazio di tensione che si forgiano le grandi squadre e le vere vittorie. E la dimostrazione arriva da Como, dove l’exploit di un professionista ha riaperto proprio questo genere di capitolo.

Fabregas- lapresse- corrierecomo.it

Ecco che cosa è successo

Stiamo parlando delle parole di Addai, che ha detto di voler giocare più minuti, in estrema sintesi. Quello che ora è diventato una sorta di nuovo eroe dopo Firenze, vale a dire è Jayden Addai ha parlato chiaro. Dopo essere stato premiato come miglior giocatore della partita, il giovane attaccante dei lariani, oltre che molto felice dei tre punti grazi al suo gol decisivo nei minuti di recupero,  ha mandato tra le righe un messaggio a Fabregas.

“Sono molto contento di aver vinto il premio come migliore in campo e di aver segnato per la mia squadra ed anche perché abbiamo conquistato tre punti molto importanti oggi”, ha detto a Dazn.  “Voglio migliorare e continuare a crescere, non ho un obiettivo di gol. Il mio obiettivo è di giocare più minuti possibile e cercare di migliorare il più possibile”. Testa matura, la sua. “No, non farò niente di particolare anche perché mister Fabregas è molto duro in questo senso e quindi niente festeggiamenti”.