Sandra Mondaini, l’assurda rivelazione 15 anni dopo la morte | Vittima di sequestro di persona
Le dichiarazioni della nipote di Sandra Mondaini sui suoi ultimi momenti di vita - Corrierecomo.it - foto Instagram
La nota personalità italiana fa parlare nuovamente di sé: dopo anni dalla sua dipartita, qualcuno ha deciso di parlare.
Sono trascorsi quindici anni dalla scomparsa dell’inimitabile Sandra Mondaini, e oggi tornano alla luce alcuni dettagli sugli ultimi suoi momenti di vita. Una carriera pluridecennale di successo alle spalle le ha permesso di diventare una delle attrici più popolari e amate del secolo scorso.
Come se non bastasse, ha avuto la fortuna di trovare un grandissimo complice di comicità in Raimondo Vianello, con il quale è convolata a nozze nel lontano 1962. Nel giro di poco tempo i due sono diventati inseparabili, sia nel privato che di fronte alla telecamera.
Tutti ricordano i loro incredibili sketch, che hanno conquistato il cuore di milioni di italiani. Sebbene la coppia non sia più tra noi, sono tornati al centro della cronaca a seguito di nuove informazioni legate in particolar modo alla morte della celebre attrice.
Sandra Mondaini e l’accusa
Come è ben risaputo, Sandra e Raimondo non hanno avuto figli biologici ma ne hanno adottati due di origine filippina, John Mark e Raimond. Non solo, con loro si sono successivamente uniti anche i genitori di questi ultimi, Rosalie ed Edgar Magsino, che hanno assistito la coppia di attori fino agli ultimi istanti.
A questo proposito, la loro nipote Virginia Vianello, ha voluto raccontare ciò che ha vissuto con la Mondaini, e specialmente con i domestici. La donna infatti li avrebbe accusati di averle impedito di vedere la zia nell’ultimo periodo in cui era ancora in vita.
Le dichiarazioni
Parlando anche a nome degli altri tre nipoti, Virginia ha affermato a La Stampa che nessuno riusciva a mettersi in contatto con la nota attrice dopo la morte del marito Raimondo: “Ogni volta che telefonavamo o cercavamo di andarla a trovare, i domestici filippini o chi per loro ci dicevano che non era possibile: ogni scusa era buona o stava dormendo o non stava bene, o era uscita”.
Ha poi continuato affermando che l’ultima volta che l’ha vista è stata in occasione di un ricovero di Sandra a San Rossore, durante il quale le avrebbe detto che voleva che la portasse a Roma con lei. Secondo quanto dichiarato, la situazione con la famiglia filippina è culminata alla camera mortuaria, dove è stata messa un’insegna da parte del legale per limitare le visite: “Voglio vederci chiaro… l’unica cosa sicura è che a tante ore dalla morte di mia zia, nessuno, nessuno si è messo in contatto con noi, i suoi unici parenti”.