ULTIM’ORA DA COMO: imposte nuove tasse ai cittadini | Il comune ha bisogno di soldi

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Arriva un’ultim’ora di grande impatto direttamente da Como: imposte nuove tasse ai cittadini. La svolta all’improvviso: una mazzata. Il comune ha bisogno di soldi? I contribuenti sono spiazzati e furibondi, adesso.
Tutti i Comuni italiani si trovano, anno dopo anno, di fronte alla stessa grande sfida: trovare risorse economiche sufficienti per garantire servizi ai cittadini.
E al contempo, realizzare opere pubbliche e mantenere un equilibrio nei bilanci: come fare? Dove prendere i soldi? Da chi attingere? Ecco il dilemma.
La gestione delle finanze locali è infatti un compito delicato, spesso complesso, perché deve tenere conto di entrate limitate e di spese in continua crescita.
Le entrate principali dei Comuni derivano da tasse e imposte locali, come l’IMU sugli immobili, la TARI sui rifiuti e l’addizionale comunale IRPEF.
Como, allarme tasse: cittadini spaventati
A queste si aggiungono i trasferimenti statali e regionali, che però negli ultimi anni si sono ridotti, mettendo molte amministrazioni in difficoltà. Non di rado i sindaci si trovano costretti a dover alzare aliquote o introdurre nuove tariffe per compensare i tagli dall’alto, con conseguenti malumori tra i cittadini.
Per far fronte a questa situazione, le amministrazioni comunali cercano costantemente nuove fonti di finanziamento. Un canale sempre più importante è quello dei fondi europei, che offrono opportunità notevoli per chi è capace di progettare e presentare piani in linea con le direttive comunitarie. Grazie a questi finanziamenti, molte città hanno potuto avviare interventi di riqualificazione urbana, progetti ambientali e iniziative di sostegno sociale che altrimenti sarebbero rimaste nel cassetto. Ma il problema è un altro.

Dove trovare le risorse
I Comuni si trovano spesso a dover scegliere tra aumentare le tasse o ridurre i servizi, due soluzioni sempre impopolari. La sfida è dunque trovare un equilibrio che permetta di garantire una qualità della vita accettabile senza gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini.
E sul lago di Como, ora spunta quella che viene vista da molti cittadini come una vera e propria beffa: servono Solti per completare una rotonda, che sebbene sia stata fatta solo tre anni fa, pare essere davvero troppo piccola. Dunque, servono altri ottocento mila euro per allargarla. E da dove prendere i soldi? Ecco, il punto: adesso spunta la necessità di una ulteriore tassazione, a breve, che dovrebbe poter colpire i cittadini di zona. Gli stessi che avrebbero dovuto essere avvantaggiati da una opera pubblica che però non è ancora congrua come pareva. Insomma, un cane che si morde la coda come si suol dire in casi del genere.