Allarme rosso, SIAMO AD IN PASSO DALLA GUERRA | Esercito italiano convocato dall’UE

Soldati

A breve potrebbe scoppiare un terzo conflitto globale - Corrierecomo.it - foto Canva

Un nuovo conflitto mondiale sembra essere ormai alle porte: i soldati italiani si stanno preparando al peggio.

La situazione globale è più in bilico che mai. Ma c’è una situazione che attualmente sta destando più preoccupazioni, ovvero quella che si sta delineando in Russia, che nel febbraio 2022 ha deciso di invadere nuovamente l’Ucraina, dopo essersi impossessato della Crimea otto anni prima.

Non solo il conflitto non si è attenuato, ma negli ultimi giorni quest’ultimo potrebbe estendersi nel resto del continente europeo, partendo dalla Polonia, dove poche ore fa dei droni appartenenti al governo di Putin hanno violato lo spazio aereo del Paese.

Un gesto che molti reputano provocatorio, mettendo alla prova la Nato, il cui trattato all’articolo 4 prevede la consultazione degli stati membri “ogni volta che, nell’opinione di uno di essi, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle parti possano essere minacciate”.

Una guerra mondiale imminente?

Secondo alcuni esperti potremmo essere a un passo dalla guerra che tutti temiamo: un terzo conflitto mondiale. Dopo il presunto incidente avvenuto in Polonia, la Nato ha schierato il proprio esercito ai suoi confini ordinando anche il blocco di tutti i valichi presenti nella frontiera con la Bielorussia.

Questi soldati si vanno ad aggiungere ai 40 mila già schierati faccia a faccia con quelli russi. Come se non bastasse l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord si è affidata ai jet, così da poter avere costantemente controllo dei cieli.

Uniforme soldato italiano
A breve potrebbe scoppiare un terzo conflitto globale – Corrierecomo.it – foto Canva

La risposta dei paesi

Dopo le ultime mosse della Nato, la risposta di Mosca non si è fatta attendere: missili balistici schierati e 200 mila uomini pronti al confine, arrivando a un totale di 400 mila soldati mobilitati. Si tratta della più grande concentrazione di forze armate in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale.

Anche se nel Bel Paese non viene discusso a sufficienza, qualora dovesse effettivamente scoppiare un conflitto, anche noi ne saremmo coinvolti in quanto membri Nato. Questa purtroppo non è una guerra lontana ma ci riguarda direttamente. Ma la vera domanda è: quanto manca allo scontro diretto tra Russia e Nato? E soprattutto l’Italia è pronta a pagare il prezzo per una guerra che non ha scelto?