Ragazzi, salutate amici e parenti: torna la leva militare obbligatoria | Il Parlamento fa passare la legge

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Ragazzi, salutate amici e parenti: quello che in tanti temevano e speravano non capitasse, è invece successo. Sì, torna la leva militare obbligatoria. Il Parlamento fa passare la legge: la situazione, globalmente intesa, lascia presagire scenari piuttosto foschi.
Un nuovo pressante allerta: negli ospedali. Ma non solo. Possibile che il prossimo passo sia la reintroduzione della leva obbligatoria? Ecco quello che si teme.
Ecco quello che nei fatti, tutto intorno a noi, sta già succedendo. I nostri amici, parenti, figli: potrebbero dover trovarsi a fare i conti con realtà che credevamo dimenticate.
Come succede in gran parte dell’Europa, infatti, anche l’Italia sta lavorando ad un programma per gli ospedali in caso di guerra: cosa sta per succedere davvero?
Il conflitto russo-ucraino è in un certo senso l’architrave dell’intero concetto in analisi. Continua, infatti, a rappresentare uno degli eventi più drammatici e complessi degli ultimi decenni.
La guerra cambia tutto: torna la leva
La guerra sta stravolgendo convinzioni, equilibri e certezze che per lungo tempo sembravano intoccabili. Non si tratta soltanto di una guerra regionale: il suo impatto ha varcato i confini dei due Paesi coinvolti, arrivando a scuotere l’intero scenario geopolitico mondiale. Per molti governi europei e occidentali, la guerra ha significato la necessità di rivedere radicalmente politiche energetiche, strategie di difesa e rapporti diplomatici.
Il conflitto ha fatto emergere nuove linee di alleanza e divisione. Da una parte, Paesi uniti nel sostegno all’Ucraina, attraverso forniture militari e aiuti finanziari; dall’altra, governi che guardano con sospetto a queste scelte, temendo un’escalation incontrollabile. Il dibattito interno a molti Stati si è fatto acceso, e l’opinione pubblica oscilla tra la necessità di supportare Kiev e il timore di pagare conseguenze troppo care in termini economici e di sicurezza.

Ecco cosa succede in Italia
Dopo il recente ingresso dei droni russi in Polonia, Francia e Germania sono partiti con un programma relativo alla preparazione della rete ospedaliera che possa accogliere eventuali soldati feriti. E la preoccupazione in tal senso è viva anche in Italia: si starebbe pensando, a Palazzo Chigi, e in particolare nel il ministero della Difesa e nel ministero della Salute, a un piano simile.
Come chiarito da Il Sole 24 Ore, in Italia il Governo e in particolare il ministero della Difesa e il ministero della Salute lavorano intorno a un ‘Tavolo permanente in materia di resilienza di soggetti critici”: si tratta di un organo, composto da dieci membri, che si sarebbe riunito anche di recente per prendere decisioni rilevanti. Come, sussurrano alcuni, il ritorno della leva obbligatoria.