Gli italiani piangono, colpa della benzina: nuova mazzata dal governo | Costretti a sborsare un mucchio di soldi in più

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Gli italiani piangono, e lo fanno ormai da un bel po’ – e senza sosta – per colpa della benzina: e ora arriva una nuova mazzata dal governo. Siamo costretti a sborsare un mucchio di soldi in più. Ecco il motivo del nuovo salasso.
Inutile nasconderci: la benzina continua a rappresentare un vero salasso per le tasche degli automobilisti italiani. Ogni volta che ci si ferma a fare rifornimento, è la stessa storia.
Il display della pompa diventa una sorta di termometro del caro-vita, capace di incidere in modo pesante sul bilancio familiare e le nostre tasche languono.
Che si tratti di spostamenti quotidiani per andare al lavoro o di lunghi viaggi, il costo del carburante rimane una delle voci di spesa più difficili da contenere.
Negli ultimi anni, complice l’instabilità dei mercati internazionali e il peso delle accise, i prezzi alla pompa hanno registrato oscillazioni continue, con picchi che hanno superato livelli record.
Benzina, la situazione ora peggiora
A ciò si aggiunge il fatto che in Italia la tassazione sui carburanti è tra le più alte d’Europa, elemento che rende i rincari ancora più gravosi. Non sorprende quindi che il tema della benzina torni ciclicamente al centro del dibattito politico e delle proteste dei consumatori. Gli automobilisti, dal canto loro, cercano di difendersi come possono: c’è chi riduce gli spostamenti non indispensabili, chi sceglie di viaggiare in treno o in autobus, chi prova a condividere l’auto con colleghi o amici. Ma non sempre queste soluzioni sono praticabili, soprattutto per chi vive in zone poco servite dai trasporti pubblici.
Il caro carburanti ha anche un effetto a catena sull’intera economia. I costi di trasporto aumentano, e di conseguenza crescono i prezzi di molti beni e servizi. In altre parole, non è solo l’automobilista a pagare di più alla pompa: è l’intera collettività a subire le conseguenze. Ancora una volta, poi, in questo mese di Settembre, arriva un’ennesima scoperta da gelare.

Ecco perché ti salassano e come
Dal momento che la maggior parte dei guidatori fa benzina e rifornimento durante il giorno, è emerso su basi statistiche e anche alla luce dei dati di fatto che, in effetti, si paga molto di più rispetto alle ore notturne. Quando, se dovessi fare rifornimento, sentiresti un alleggerimento del costo complessivo.
Infatti durante le ore di minor affluenza, le stazioni di servizio possono applicare piccoli sconti: ma soprattutto, durante le temperature notturne il carburante è più denso e, a condizioni di parità di volume, si ha una resa e una ‘copertura’ maggiore. Per cui, se fai rifornimento di giorno, paghi un salasso in più.