ULTIM’ORA LAVORO: indotte nuove pause obbligatorie | Potrai anche schiacciare un pisolino in ufficio

dormire - pexels- corrierecomo

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Ultim’ora di assoluta rilevanza nel mondo del lavoro: sono state appena indotte nuove pause obbligatorie. Il lavoratore ora lo potrà fare per legge. Che cosa? Semplice. Potrai anche schiacciare un pisolino in ufficio. Lo dicono le leggi.

Dormire è una delle necessità vitali per tutti, al pari di mangiare e respirare. Il sonno permette al nostro organismo di rigenerarsi, consolidare la memoria, riequilibrare le energie e rafforzare il sistema immunitario.

Chi non dorme, si ammala, sta male, non è sé stesso. Non è quindi un lusso, ma un vero e proprio bisogno biologico senza il quale non possiamo vivere in modo sano ed equilibrato.

Addormentarsi, tuttavia, non è sempre un processo semplice e immediato. La vita frenetica, lo stress, l’uso continuo di dispositivi elettronici e le preoccupazioni quotidiane spesso rendono difficile concedersi un sonno ristoratore.

Per non parlare delle ore di lavoro: se hai sonno, come fai a dormire se ti trovi in servizio? Ecco il grande dilemma attorno a cui tutti dibattiamo.

Dormire al lavoro, ora lo puoi fare, è un tuo diritto

C’è chi resta sveglio a lungo nel letto, incapace di “staccare la spina”, e chi, invece, si addormenta facilmente ma si sveglia più volte durante la notte. In molte culture, dormire più volte nel corso della giornata non è considerato un segno di debolezza, ma una strategia utile per mantenere alte le prestazioni fisiche e mentali.

Pensiamo, ad esempio, alla siesta mediterranea o ai cosiddetti “power nap” diffusi in paesi come il Giappone e gli Stati Uniti: brevi sonnellini che aiutano a recuperare energia e concentrazione. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che anche solo 20 minuti di sonno durante il giorno possono migliorare la memoria, ridurre lo stress e aumentare la produttività.

dormire a lavoro - pexels- corrierecomo
dormire a lavoro – pexels- corrierecomo

Ecco la strategia per migliorare prestazioni e farti riposare

Ecco, per appunto, in Giappone hanno capito che questa può essere la strada ottimale. Gli orari di lavoro e le pressioni sociali spesso impongono ritmi che vanno contro i nostri bisogni fisiologici. Tuttavia, imparare a rispettare il sonno come parte integrante del benessere è fondamentale.

Per questo, in Giappone addormentarsi sul lavoro non è considerato un difetto, ma è un segno di dedizione e serietà. Questa abitudine, definita inemuri, si specchia alle lunghe ore che i dipendenti passano sul posto di lavoro. Al contrario di altri posti al mondo in cui un sonnellino può sembrare poco proficuo sul fronte produttivo, in Giappone viene visto come un modo naturale e corretto per ricaricare le energie durante la giornata. I datori di lavoro lo vedono come la prova che i dipendenti si sono impegnati a tal punto da aver la necessità di fare delle pause. In una società che dà valore allo sforzo e alla lealtà, l’inemuri è un diritto, un merito alla tu dedizione.