Licenziamenti a gogò a Como: sta succedendo il caos | In migliaia finiscono in mezzo alla strada

disperazione - guai - problemi - licenziamento - mani nei capelli - pexels- corrierecomo

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Licenziamenti a gogò a Como: pazzesco, preoccupante, e dolorosissimo. Sta succedendo il caos. Terribile decisione, tremenda realtà: è finita. In migliaia finiscono in mezzo alla strada: disperazione totale per innumerevoli nuclei familiari.

Negli ultimi anni, molte province italiane hanno dovuto affrontare una situazione di crisi occupazionale che sta diventando sempre più preoccupante.

I dati raccolti da diversi report e studi evidenziano un aumento significativo della disoccupazione, soprattutto tra i giovani e tra le fasce più fragili della popolazione.

Questo fenomeno non riguarda solo le grandi città o le aree industriali, ma si estende anche ai territori meno popolati, dove le opportunità lavorative sono storicamente limitate.

La crisi occupazionale non si manifesta soltanto con la mancanza di posti di lavoro, ma anche con una progressiva precarizzazione delle condizioni lavorative.

Crisi nell’occupazione, emergenza a Como

Molti lavoratori si trovano impiegati in contratti a termine, part-time involontario o lavori stagionali, senza alcuna certezza sul futuro. Questo crea una situazione di instabilità che influisce negativamente sulla vita quotidiana, sulla pianificazione familiare e sul benessere psicologico dei cittadini. I report sottolineano inoltre come alcune province siano più colpite di altre, spesso a causa della chiusura di stabilimenti industriali, della crisi di settori tradizionali o della difficoltà di attrarre nuovi investimenti. La mancanza di opportunità spinge molti giovani e lavoratori qualificati a emigrare verso altre regioni o paesi, generando un fenomeno di spopolamento e indebolimento economico dei territori colpiti.

Di fronte a questa emergenza sociale, le istituzioni locali e nazionali stanno cercando di intervenire con politiche di sostegno all’occupazione, programmi di formazione professionale e incentivi per le imprese. Tuttavia, gli effetti concreti di tali misure sono spesso lenti e limitati, e non sempre riescono a invertire la tendenza negativa.

uomo disperato - guai - licenziamento - tasse - pagamenti - pexels- corrierecomo
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Il caso di Como è allarmante

Il Comune di Como in vent’anni avrebbe perduto il 35% dei dipendenti. Ecco il dato statistico  che viene fuori dal rapporto sull’evoluzione del personale prodotto dalla Uil lombarda. Una valutazione che conteggia i lavoratori della Regione, delle province e dei municipi dal 2001 al 2023 e che si fonda sui dati ufficiali del Conto Annuale della Ragioneria Generale dello Stato.

In circa venti anni, dunque, il personale complessivo degli enti locali sarebbe calato del 27,4% con apici, come ad esempio Como in cui il dato si fissa ad un allarmante -35,7%. Nello specifico, Como si piazza tra le amministrazioni che conteggiano un crollo fra il -41,2% di Lodi e il -32,3% di Varese.  Il rapporto, in particolare per Como, chiarisce che il personale degli enti locali intanto si sta orientando sempre più verso le donne (circa il 60%) e tuttavia da un forte part-time.