Meglio camminare a piedi: disperazione per gli automobilisti italiani | Nuovo salasso dal governo

Proposta mobilità

La città di Milano sta pensando di implementare altre misure legate alla mobilità per ridurre l'inquinamento - Corrierecomo.it - foto Canva

Sono in arrivo nuove misure, che se, approvate, potrebbero mettere in crisi migliaia di conducenti: ecco tutti i dettagli.

Negli ultimi anni si sono moltiplicate le norme a favore della riduzione dell’inquinamento, soprattutto quello legato alla circolazione dei veicoli privati sulle strade delle maggiori città italiane. E proprio in questi giorni si stanno discutendo nuove misure per migliorare ulteriormente la situazione.

Per esempio Milano sta esaminando una proposta che porterebbe ogni singolo automobilista al pagamento di una “tassa” per accedere in alcune delle zone più frequentate dai mezzi, copiando in un certo qual modo il modello londinese.

Oltremanica infatti è stata introdotto il pagamento di un pedaggio corrispondente a 15 sterline al giorno per le vetture che attraversano l’area di maggiore congestione automobilistica. Ma scopriamo nel dettaglio come potrebbe cambiare la mobilità della città meneghina.

La nuova proposta milanese per ridurre l’inquinamento

La relazione attualmente in esame da parte della giunta comunale è stata realizzata a seguito di un’analisi sulla mobilità urbana. I risultati sono stati più che chiari: Milano è sempre più caratterizzata da inquinamento e congestione. Tuttavia, dispone degli strumenti necessari per poter cambiare le cose.

La proposta, qualora riesca ad ottenere l’approvazione, prevede di far pagare a tutte le persone che si mettono alla guida del proprio veicolo, l’accesso all’Area B e C, inclusi coloro che dispongono di una macchina elettrica.

Milano
La città di Milano sta pensando di implementare altre misure legate alla mobilità per ridurre l’inquinamento – Corrierecomo.it – foto Canva

I dati deludenti e le possibili soluzioni

Secondo quanto emerso, ogni giorno in città circolano più di 700 mila vetture di residenti, oltre ad altre 650 mila che attraversano i confini milanesi. In totale, la mobilità relativa ai mezzi a motore occupano circa il 70% della superficie stradale disponibile. Questo comporta uno spazio minore dedicato alla circolazione alternativa, come quella del trasporto pubblico, il quale, proprio per questa ragione viene penalizzato in termini di efficienza.

Tra le misure avanzate c’è quella di anticipare l’attivazione delle telecamere presenti nell’area B, la più frequentata, dalle 7.30 alle 7. Inoltre, si è proposto l’incremento dei prezzi per il ticket dell’area C, con esenzioni solo per le auto che trasportano 3 o più persone a bordo. Infine, si è suggerito di rimuovere la sosta gratuita per i mezzi a basse emissioni.