“Non abbiamo scelta, mettiamo le sanguisughe”: addio a ferri e drenaggi, oggi ti operano così | Meglio di un primario

Sanguisuga - Foto Canva - Corrierecomo.it

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Gli orripilanti animaletti succhia sangue sono tornati alla ribalta: ecco tutte le novità che presto caratterizzeranno la medicina moderna.

Nonostante i risaputi benefici in campo medico, da tempo le sanguisughe hanno lasciato spazio a metodi più innovativi e… odierni. Nell’ultimo periodo però questa pratica sembra essere tornata in auge, soprattutto in occasione di alcuni interventi chirurgici.

Il primo utilizzo di questi piccoli animali risale intorno al sedicesimo secolo, come raccontano le decorazioni di tombe egizie. Solo nella seconda metà del 1800 si è scoperto che la loro saliva costituiva un potente anticoagulante, che ha preso il nome di irudina.

Da quel momento infatti ha cominciato a diffondersi la irudoterapia, una pratica che utilizza per l’appunto la sanguisughe per trattare diverse condizioni di natura medica, dalle infiammazioni ai problemi articolari. Dopo un periodo di stop, questa terapia è stata nuovamente riproposta negli anni ’60 e successivamente negli anni ’80. Anche oggigiorno sempre più dottori scelgono di usarla per trattare i pazienti.

La terapia delle sanguisughe nella medicina moderna

La saliva delle sanguisughe contiene la bellezza di più di 100 sostanze benefiche di carattere antinfiammatorio e antidolorifico. Ciò significa che il morso di una delle suddette è capace di produrre al paziente in questione un incremento del flusso sanguigno così come una protezione efficace della ferita contro eventuali infezioni.

Sono proprio queste le proprietà per le quali i chirurghi stanno usando le sanguisughe durante gli interventi, specialmente quelli relativi al riattacco di dita amputate, poiché, come accennato poco fa, la loro saliva previene la coagulazione post-operatoria nelle vene.

I chirurghi hanno ricominciato a usare le sanguisughe durante gli interventi - Foto Canva - Corrierecomo.it
I chirurghi hanno ricominciato a usare le sanguisughe durante gli interventi – Foto Canva – Corrierecomo.it

Altre curiosità sulle sanguisughe

Le sanguisughe vengono sottovalutate, e il loro aspetto non aiuta di certo. Basti pensare che alcune specie presentano addirittura cinque paia di occhi. Tuttavia, risultano essere molto più sofisticate di tanti altri animali.

Sono caratterizzate da piccole strutture sensoriali chiamate sensilli, che consentono loro di percepire qualsiasi movimento di acqua e luce. In un certo qual modo fungono anche da placenta ai loro piccoli appena nati in quanto sono in grado di trasferire a questi ultimi nutrienti tramite il proprio corpo. In conclusione, le sanguisughe in ambito medico non sono scomparse, anzi, la loro utilità è più viva che mai, a discapito di tutte le nuove soluzioni tecnologiche che ci circondano. A volte, la soluzione più classica e semplice si rivela essere la più efficace.