I carcerati riscoprono i valori. Anche Arrighi al “flash mob”

I carcerati riscoprono i valori. Anche Arrighi al “flash mob”

L’iniziativa al Bassone È la prima iniziativa del genere in Italia. Cento le persone coinvolte In scena al carcere del Bassone il primo “flash mob” organizzato all’interno di un carcere italiano. È accaduto ieri pomeriggio nella sala polivalente dell’istituto comasco. Un po’ di rammarico da parte dei detenuti che avevano organizzato l’evento all’aperto ma, a causa di un diluvio inarrestabile che ha flagellato anche ieri il Lario, si sono dovuti spostare dentro l’edificio. Contrattempo che non ha però scalfito l’entusiasmo dei partecipanti. E così alle 15 è scattato il flash mob. I detenuti, riuniti in piccoli gruppetti e intenti a parlare tra loro, dopo il suono improvviso di una sirena si sono spostati su un lato della sala e – in assoluto silenzio – hanno estratto, da sotto la giacca, cartelli. Su ciascun foglio, scritte con il pennarello, una delle seguenti parole scelte dagli ospiti della casa circondariale lariana: Rispetto, Onestà, Coraggio, Perdono, Generosità, Ottimismo, Gratitudine, Gentilezza, Amore, Impegno, Pazienza, Integrità. Ogni detenuto ha selezionato quella che più lo rappresentava e ha poi spiegato il perché di tale scelta. “Ri-comincio da me!” è lo slogan scelto per l’iniziativa, ideata dall’associazione “Le Ali Morali”, atto conclusivo del progetto “Valori Dentro”, organizzato per promuovere la riscoperta, appunto, dei valori. Un progetto partito lo scorso luglio e che ha coinvolto circa 100 detenuti, sui 400 presenti al Bassone. Una cinquantina i partecipanti al flash mob di ieri, donne e uomini insieme. Tra loro anche Alberto Arrighi, in carcere per il delitto di Giacomo Brambilla che ha mostrato il cartello “Gratitudine”. Per tutti dunque un solo compito: scegliere un valore e mostrarne il cartello durante l’evento. In tanti hanno voluto poi spiegare il perché della scelta di una determinata parola. Tanti hanno voluto ricordare a se stessi ma in particolare a chi è fuori dal carcere che dagli sbagli si può crescere e migliorare. Molti infatti hanno voluto parlare di perdono e gratitudine. Uomini e donne, riunite in un evento decisamente insolito e mai realizzato prima nelle carceri italiane. Soddisfatta la direttrice del Bassone, Carla Sant’Andrea, che ha seguito il flash mob con occhio attento e curioso. La stessa direttrice aveva dichiarato di non conoscere la storia di simili eventi ma di aver subito accolto con entusiasmo l’idea proposta. «Abbiamo voluto incentrare questa iniziativa sui valori. Si è cercato di far riflettere i detenuti – ha detto Carla Sant’Andrea – Abbiamo iniziato a lavorare con i carcerati ormai diversi mesi fa. A luglio per la precisione. E oggi (ieri, ndr) c’è stato l’atto conclusivo. Dei 400 detenuti attualmente al Bassone, in 100 hanno voluto partecipare. Purtroppo oggi, visto il cattivo tempo, il numero si è lievemente ridotto». Il progetto “Valori Dentro” si è sviluppato in tre fasi. In un primo momento ai detenuti sono stati distribuiti dei volumetti con tutti i valori che poi sono stati riproposti sui cartelli preparati dagli stessi detenuti. In una fase successiva sono stati organizzati incontri per approfondire il significato delle parole e la loro influenza pratica nella vita di tutti i giorni e infine, ieri pomeriggio, dopo più di due mesi dal primo incontro, è andato in scena il “flash mob dei Valori” comasco. F. Bar.