Saldi estivi, partenza positiva

Saldi estivi, partenza positiva

Le vendite di fine stagione Negozi presi d’assalto fin dalle prime ore del mattino Esercenti soddisfatti: «Speriamo che prosegua così» (f.bar.) Sono già stati ribattezzati “i saldi di Matteo Renzi”. Il bonus di 80 euro in busta paga voluto dal presidente del Consiglio verrà infatti investito, in molti casi, proprio negli acquisti scontati. La speranza è che questa somma, di cui hanno beneficiato 10 milioni di italiani, possa contribuire a dare una scossa ai consumi. Ieri i saldi sono iniziati anche in centro città E subito i comaschi hanno risposto “presente”. Fin dalle prime ore del mattino i negozi sono stati presi d’assalto. Tante le persone impegnate – tra scaffali e scontrini – nella ricerca del capo più adatto. Abbigliamento e scarpe i settori più gettonati. «È stato un buon avvio. Siamo contente – dice Emanuela Scarcella di “Via Maestra” – Abbiamo aperto da poche ore ma sono entrati già diversi clienti. Speriamo di andare avanti così». I saldi dureranno ufficialmente sessanta giorni. È ovvio che, come sempre, i primi a comprare saranno i più fortunati perché avranno a disposizione molta più merce tra cui scegliere. È anche vero, però, che con il passare dei giorni la percentuale di sconto tenderà ad aumentare per l’interesse dei commercianti di svuotare negozi e magazzini in vista della nuova stagione. «Sono soddisfatta. I clienti arrivano – interviene Martina Gargioni del negozio “Only” – Tutti noi abbiamo bisogno di vendere. Il momento non è dei più facili». Anche i clienti sono soddisfatti. «Abbiamo fatto compere essenzialmente per i figli – dice Matteo Gatton, con alcuni sacchetti in mano – Abbiamo speso sui 150 euro e adesso possiamo tornare a casa». Come ogni anno Confcommercio ha riproposto l’iniziativa “Saldi chiari” che prevede una serie di regole che il negoziante si impegna a rispettare aderendo alla campagna ed esponendo nel punto vendita il corrispondente l’adesivo. Innanzitutto, per i pagamenti è previsto che le carte di credito debbano essere accettate dal negoziante. Inoltre, i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale ed essere suscettibili di deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia, nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti a stagioni precedenti. Per quanto riguarda il prezzo, il negoziante ha l’obbligo di indicare il costo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. «Sinceramente ero uscito solo per comprare qualche maglietta e mi sono ritrovato con alcuni sacchetti in mano – dice scherzando Alessandro Da Ross – Ben vengano i saldi. Permettono di fare affari». Oltre alle indicazioni di Confcommercio è arrivato anche il decalogo realizzato dal Codacons. Tra i punti salienti: diffidare degli sconti superiori al 50% perché spesso nascondono merce non proprio nuova; servirsi preferibilmente dei negozi di fiducia; acquistare merce della quale si conoscono già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare la convenienza dell’acquisto. «Spenderemo qualcosa. Accade ogni anno. È un periodo che consente, in effetti, di fare alcuni acquisti, magari rinviati nei mesi precedenti», afferma poi Federica Borzio. «Anch’io darò un’occhiata in giro. Non subito, ma certamente andrò a vedere che cosa è rimasto dopo l’assalto iniziale», interviene Maurizio Brambilla. Infine, un ultimo negoziante, questa volta di via Milano. «Promette bene. Siamo partiti positivamente», dice Davide Bernasconi di “Gavarini”.