Categories: Cronaca

Pericolo di infezioni, lotta alla zanzara tigre

Sanità pubblica Il Comune stanzia ben 20mila euro per scongiurare epidemie Oltre 20mila euro per combattere la zanzara tigre. Il settore Ambiente del Comune di Como ha definito la spesa per la lotta al temibile insetto e quindi per la tutela della salute e dell’igiene pubblica. Una spesa ingente, dettata dal timore che il proliferare della zanzara tigre, attraverso la puntura, possa diffondere serie patologie all’uomo. Tanto è vero che nel provvedimento ufficiale con il quale Palazzo Cernezzi ha previsto la lotta all’insetto, si cita espressamente un precedente inquietante. Nel 2007, infatti, in Emilia Romagna si sviluppò un focolaio epidemico di febbre da “Chikungunya”, il primo caso autoctono verificato in Europa, capace di determinare una situazione di emergenza sanitaria connessa proprio alla presenza della zanzara tigre. Per la precisione, la febbre da “Chinkungunya” comporta, in una prima fase, cefalea e importanti artralgie, che limitano molto i movimenti. Mentre, nella seconda fase, spuntano macchie sulla pelle molto fastidiose e ricompare la febbre. Siccome la Regione Lombardia, per quanto riguarda la sorveglianza degli insetti, è considerata Area B (ovvero territorio in cui si sono verificati casi di malattie infettive gravi trasmesse appunto dalla puntura di zanzare infette), ecco la necessità ravvisata da Asl e Comune di Como di mettere in atto i provvedimenti per evitare rischi. Peraltro, questa stagione estiva particolarmente ricca di giornate umide e piovose potrebbe favorire il proliferare di zanzare tigre. Da tutte queste considerazioni, ecco il via alla campagna per ridurre quanto più possibile la popolazione di zanzare, agendo principalmente con la rimozione dei focolai e con adeguati interventi che sopprimano le larve. Dopo un censimento dei focolai esistenti, dunque, il protocollo prevede l’intervento con specifiche trappole e la pulizia nei pozzetti delle strade comunali. Individuate le ditte specializzate, è stata quindi “prenotata” la somma necessaria, ovvero 20mila euro per coprire le spese. Nei prossimi giorni sarà dunque reso noto il calendario degli interventi.

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