Centro imbrattato ovunque. Ma la giunta: «Per noi i writer sono vivace arte metropolitana»

Centro imbrattato ovunque.  Ma la giunta: «Per noi i writer sono vivace arte metropolitana»

Il caso. Le bombolette potranno agire su sottopassi, giardini e muri Palazzo Cernezzi istituisce l’albo e concede 12 spazi Tecnicamente, i documenti ufficiali parlano di “Disciplina sperimentale per le attività dei writer”. In altri termini, come le stesse carte rendono molto più chiaro nei passaggi successivi, la giunta di Palazzo Cernezzi ha elevato l’attività dei maghi di bombolette e pennarelli ad arte in senso pieno. Lo si deduce dalla delibera approvata dall’esecutivo al termine dell’ultima seduta, nella quale, peraltro, è stata presa anche una decisione pratica non di poco conto. Almeno tra i grandi centri, infatti, Como risulta la seconda città italiana dopo Bari ad istituire con tutti i crismi un vero e proprio “Albo dei writer” istituzionale. Ma di questa vicenda che rischia comunque di dividere – visto, almeno, lo stato indecoroso in cui versano tantissimi muri della città e del centro nello specifico – bisogna descrivere i dettagli. Anche perché, evidentemente, l’esecutivo ha fatto una vera e propria scelta politica e di campo aprendo completamente le porte ai graffitari. Il primo paragrafo della normativa dedicata, infatti, spazza via ogni dubbio sulla positiva considerazione rivolta dall’esecutivo al fenomeno writer: «La presente disciplina si riferisce alle attività riguardanti il graffitismo e la Street Art in genere, nonché alla realizzazione di disegni, murales, scritte di qualunque genere effettuate con qualunque tecnica grafica (pittura, spray, sticker, poster, ecc.) su beni di proprietà comunale (muri di edifici, recinzioni, sottopassi)». Poi, il secondo paragrafo eleva direttamente nel campo dell’arte l’operato dei giovani comaschi amanti delle bombolette (e non soltanto). «Il Comune di Como – si legge infatti nella delibera varata dalla giunta di centrosinistra – riconosce il fenomeno dei writer e della Street Art in genere come nuove espressioni giovanili e vivaci di arte metropolitana, ne valorizza le varie forme come espressione culturale, ne consente lo svolgimento nell’ambito del territorio comunale con i vincoli e nei limiti imposti dalla presente disciplina». Inquadrata la questione da un punto di vista teorico, ecco le finalità del nuovo albo per i writer: «Dare ai giovani artisti la possibilità di esprimere la propria creatività negli spazi espressamente destinati a questo tipo di attività artistica; creare un rapporto costruttivo tra i giovani e le istituzioni pubbliche al fine di tutelare al meglio il proprio territorio e contrastare il fenomeno del vandalismo grafico e conseguente danneggiamento di beni pubblici e privati; e, quindi, impedire il degrado di alcune zone urbane, nonchè di trasformare la città in un abitato che muta in compagnia dei suoi dipinti». Poi è il turno della zone che saranno concesse ai writer che si iscriveranno all’albo comunale. Sono 12 in totale e sono le seguenti: i 4 sottopassaggi lungo via Napoleona (piazza San Rocco, via De Cristoforis, fronte ex ospedale, piazza Camerlata); il sottopasso in via Borgovico; il sottopasso in via Bellinzona (zona Piazzetta); il muro esterno della palestra in via Magenta; i muri di recinzione nelle vie Stazzi e Somigliana; i bagni ai giardinetti di via Anzani; i bagni ai giardinetti di Tavernola, in via Traù; i bagni e il muro ai giardini di via Leoni; e il muro di cinta del magazzino comunale di via Valleggio. Tutti spazi pubblici ora destinati a diventare palestre per i re dello spray. E.C.