Novi, il “re” della foto di scena celebrato al Broletto

Novi, il “re” della foto di scena celebrato al Broletto

Dietro le quinte dei grandi set (m.prat.) I fotografi di scena sono tra le figure più straordinarie di un set, ma anche tra le più sconosciute. Angelo Novi, nato a Lanzo d’Intelvi, è stato uno dei più importanti. La sua lunga e intensa esperienza come fotografo di cronaca, sempre in prima linea, gli è utile sui set cinematografici, dove inizia a lavorare con Pierluigi Praturlon, “principe” dei fotografi di scena (suo lo special su Era notte a Roma di Rossellini) e poi con Dino Cavicchioli (Mamma Roma di Pasolini). L’interesse per il cinema si fa preminente e quella del fotografo di scena diventa la sua professione principale: avvia la collaborazione con registi quali Comencini, Bolognini, Lattuada e poi anche con Giannetti, Gregoretti, oltre a costruire duraturi sodalizi con Pasolini, Bertolucci e Leone, per la sua prima esperienza sul set del western all’italiana. Negli ultimi anni di vita si ritira a vivere a Collalto Sabino, in provincia di Rieti, prima di morire a Lanzo il 6 maggio 1997. Il mio nome è Angelo Novi, immagini di scena del cinema italiano 1960-1990, evento organizzato da Carlo Pozzoni, intende omaggiare il fotografo con un’esposizione di 65 scatti realizzati e stampati dall’autore stesso. Durante tutta la durata della mostra, che sarà inaugurata al Broletto di Como giovedì 3 luglio e resterà aperta fino al 27, sarà proiettato, in collaborazione con il Lake Como Film Festival, il documentario Angelo Novi fotografo di scena di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo. A corredo della mostra, anche un ricco catalogo.