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Atenei in Italia, l’Insubria non svetta

La graduatoria nazionale Il polo lariano si colloca al 28esimo posto su 61. Ma il direttore generale viene chiamato al ministero (f.bar.) La laurea di migliore università spetta, pari merito, agli atenei di Verona e Trento. L’Insubria si piazza invece al 28esimo posto su 61 realtà accademiche. È questo, in estrema sintesi, il dato saliente che emerge dalla classifica stilata dal “Sole 24 Ore”. Risultato che riguarda la graduatoria generale composta calcolando la media dei punteggi ottenuti nei due elenchi parziali che riguardano la didattica (in questo caso l’Insubria è al 24esimo posto) e la ricerca (dove l’ateneo comasco e varesino è al 33esimo posto). Sono molteplici gli indicatori analizzati per comporre il quadro complessivo e l’ateneo insubrico, in alcuni di questi, scala diverse posizioni. Si colloca infatti all’ottavo posto, se si analizza la media dei crediti formativi ottenuti in un anno per iscritto (36,7). Ottavo posto anche per la percentuale dei crediti ottenuti in stage (6,19%). Infine il tasso di studenti in cerca di occupazione a un anno dal titolo si ferma a quota 19. Indicatore che piazza l’università dell’Insubria al 13esimo posto nella specifica graduatoria. Fatta eccezione per questi tre casi, in nessun altra della 12 classifiche parziali, l’Insubria entra nei primi 15 atenei. Fortunatamente non si trova neanche tra le peggiori, collocandosi in sostanza a metà classifica. In ambito nazionale, invece, va detto come gli ultimi gradini della classifica generale siano occupati dalle università di Palermo e Napoli Parthenope. Questo per quanto concerne gli atenei statali. Mentre la situazione fra quelli non statali è decisamente più stabile, con il San Raffaele che taglia il traguardo per primo (aiutato dall’incidenza di Medicina nella sua offerta formativa), seguito da Luiss e Bocconi appaiate al secondo posto. Infine, un’importante notizia arriva sempre dall’ateneo lariano. Il ministro per i Beni e le attività culturali e il turismo, Dario Franceschini, ha nominato il direttore generale dell’Università degli Studi dell’Insubria, Gianni Penzo Doria, componente del Comitato tecnico-scientifico del ministero. In pratica, Gianni Penzo Doria è ora consulente diretto del ministro. Infatti il Comitato, per la parte inerente agli archivi, è formato da alcuni membri che riferiscono direttamente a Franceschini. «La nomina mi fa molto piacere e arriva dopo vent’anni di progetti e di realizzazioni nel campo degli archivi e dell’informatica giuridica applicata alla diplomatica digitale», ha dichiarato Penzo Doria. Il ministro in persona lo ha chiamato qualche giorno fa mentre stava lavorando con i capi delle segreterie studenti. «Una telefonata breve e molto cordiale – dice Penzo Doria – carica di aspettative per un lavoro che si annuncia complesso, ma che affronterò, come sempre, con professionalità ed entusiasmo».

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