Se la nuova Ztl diventa una pista veloce e senza regole

Se la nuova Ztl diventa una pista veloce e senza regole

Lungo l’asse via Rodari-piazza Roma-via Bianchi Giovini grande traffico e manovre pericolose Una pista. Senza troppe regole e quindi anche potenzialmente pericolosa. Così viene descritto il tracciato che unisce via Rodari, piazza Roma e via Bianchi Giovini, prima di sfociare all’incrocio tra i Portici Plinio e piazza Cavour (ovviamente, anche in senso inverso). La situazione, segnalata dai lettori e resa oggettiva dagli scatti del nostro fotografo, è figlia della recente nuova tranche di allargamento della Ztl, con la chiusura dei Portici Plinio e di via Pretorio. Come noto, infatti , in virtù di questa novità, da una decina di giorni è in vigore il doppio senso di marcia sull’asse via Rodari-piazza Roma-Portici Plinio. Non senza critiche e lamentele, segnatamente di alcuni residenti della zona e di una parte degli autisti di Asf. Le foto a corredo dell’articolo, d’altronde, parlano chiarissimo anche da sole. E segnalano che – oltre a un traffico molto aumentato, per forza di cose, in piazza Roma, a causa del transito raddoppiato – si verificano non di rado sconfinamenti di auto, furgoni e bus nella corsia opposta, invasioni delle strisce pedonali, incroci tra mezzi piuttosto difficoltosi. In assoluto, il punto più rischioso e “selvaggio” sembra la svolta a 90 gradi che da piazza Roma immette in via Bianchi Giovini. Qui, sia per le dimensioni ridotte della carreggiata, sia per la presenza delle strisce pedonali a lato strada, le situazioni potenzialmente pericolose sono numerose e decisamente frequenti. Che non si tratti soltanto di sensazioni o “scatti” particolarmente casuali lo dimostrano le dichiarazioni del rappresentante della Rsu interna ad Asf, Patrizio Chiappa. «Le situazioni pericolose sono molte – conferma – E personalmente non posso che ribadire come la situazione originaria fosse molto migliore rispetto ad adesso. Noi stessi davamo un servizio migliore e gli utenti erano più soddisfatti». Come accennato, il punto caldo è soprattutto l’attraversamento della strettoia di via Bianchi Giovini, con i bus costretti a fare manovre ampie in spazi ristretti. «È vero – afferma Patrizio Chiappa – Capita di sconfinare nella corsia opposta o di dover passare sopra le strisce, ma accade soltanto perché l’area di manovra è davvero molto limitata. Ma problemi evidenti si registrano anche all’imbocco di via Rodari, dove c’è il semaforo che sovente non funziona. Un problema grosso, che abbiamo segnalato al Comune. La risposta? Nessuna».