La riqualificazione dell’offerta Da Unicredit linee di credito per ottocento milioni Ottocento milioni per sostenere gli investimenti degli albergatori. A tanto ammontano le linee di credito oggetto di due accordi siglati da Unicredit con Federalberghi (500 milioni) e – per i restanti 300 – con Aica (Associazione italiana Confindustria alberghi). «Bisogna fare squadra. E con tali somme si potranno creare le condizioni propizie per gli albergatori che vorranno rinnovare le loro strutture o fare investimenti – spiega Monica Cellerino, regional manager Lombardia UniCredit- In Lombardia il trend del turismo tiene. L’offerta è buona e moderna. Queste intese potranno essere ancor più di slancio in vista del futuro a partire proprio da Expo». Si è parlato di turismo ieri mattina a Lariofiere (Erba) dove si è svolto il “Forum Turismo Lombardia”, organizzato appunto da UniCredit, Federalberghi Lombardia e Aica. Un convengo incentrato sulla riqualificazione dell’offerta e il riposizionamento dell’impresa turistica. «Il potenziale alberghiero lombardo rappresenta una delle carte da visita fondamentali per un turismo di qualità sia locale che nazionale – ha dichiarato Jean Marc Droulers, membro del board Aica e Presidente di Villa Erba Spa – Investire sulla ristrutturazione e sulla riqualificazione delle strutture alberghiere, impreziosendo il panorama delle offerte in Lombardia, imprimerà certamente un’immagine positiva che si tradurrà in un ritorno della clientela nel nostro Paese». Parte degli immobili del settore ricettivo sono spesso legati ad aziende storiche «che necessitano di un restyling per garantirsi quella meritata competitività e la giusta posizione in un mercato sempre più concorrenziale», ha aggiunto Droulers. «Lo studio presentato oggi da Unicredit è la palese testimonianza del ruolo cardine del turismo nella società e di come esso possa divenire un’àncora di salvezza per il nostro Paese – ha dichiarato Andrea Camesasca – Per compiere questo passo è necessario un salto di qualità tra gli operatori stessi che parta dalla promozione del territorio e si concretizzi in qualità del servizio per rendere appetibile il nostro Paese. Necessarie, nel Comasco, infrastrutture adeguate, una maggior attenzione a ogni dettaglio, a partire dal decoro e dall’arredo urbano». Le cose da fare sul territorio comasco «sono tante – commenta Roberto Cassani, presidente dell’Associazione albergatori Confcommercio Como – Bisogna incrementare la competitività non tanto delle singole imprese ma del territorio lariano, creare progetti turistici concreti e territoriali e stimolare di più le singole imprese a fare rete». F.Bar.
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