Verga: «Siamo una delle poche realtà in controtendenza»

Il numero uno degli industriali comaschi Secondo Francesco Verga il territorio sta reagendo alla crisi. «Il tessile è in risalita» (f.bar.) Buone notizie per la provincia di Como. «Siamo una delle poche realtà in controtendenza rispetto al resto d’Italia. La sensazione è che qualcosa sia cambiato. Il territorio comasco sta reagendo. Settori come il tessile sono in risalita». Le parole sono del numero uno degli industriali comaschi, Francesco Verga, ieri mattina impegnato nell’assemblea generale di Unindustria Como. Tra gli ospiti, in prima fila, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Tanti i temi affrontati.«Il clima è diverso. C’è una forte assunzione di responsabilità e un desiderio di governabilità. Dopo l’estero, infatti, ha ripreso anche la domanda interna che segna un +1,8% nel marzo 2014 sullo stesso mese dell’anno precedente. Nulla, a confronto dei dati pre-crisi, ma è comunque un’inversione di tendenza», ha detto Verga che ha sottolineato come il Paese sia ormai prossimo a due appuntamenti fondamentali. «Fra meno di quindici giorni inizierà il semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, alla conclusione del quale, comincerà l’anno dell’Expo. Passaggi da non sbagliare per rilanciarci nel mondo». E l’appuntamento con l’esposizione universale di Milano «sarà per Como un momento cruciale – ha sottolineato il presidente nazionale di Confindustria, Giorgio Squinzi – Il vostro territorio sarà tra quelli più beneficiati da Expo. Dovrà saper sfruttare tutti gli aspetti positivi Expo avrà ricadute benefiche sull’intero Paese. Sarà un periodo decisivo». Concetti ribaditi anche da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario all’Industria e all’Imprenditoria, presente all’assemblea. «Como ha già una capacità recettiva ampia e di qualità. In vista di Expo dovrà essere in grado di migliorare ancora per poter raccogliere i frutti della manifestazione», ha detto Tajani. Durante la mattinata un’approfondita analisi congiunturale è poi stata fatta da Marco Fortis (Fondazione Edison). A livello locale, infine, il presidente Verga ha tracciato un elenco dettagliato, in 5 punti, delle condizioni necessarie per far volare Como e il suo territorio. Si parte con il capitale umano: «Formare persone capaci è, anche nella crisi, fondamentale. Bisogna poi rafforzare le infrastrutture viarie e ferroviarie, abbassando i tempi di percorrenza per unirci sempre di più alla grande area metropolitana di Milano». Terzo punto: favorire la permanenza delle aziende e l’insediamento di nuove, magari ad elevata componente hi-tech, «è l’unica strada per dare un futuro al nostro territorio. Chiediamoci perché al di là del confine, negli ultimi anni, le imprese e i posti di lavoro sono aumentati. Forse perché in Svizzera considerano ancora l’impresa come una ricchezza sociale? Dobbiamo sostenere il comparto manifatturiero, vero traino dell’economia». Infine, occorre puntare anche sul turismo e, per concludere, bisogna semplificare le procedure: stop agli adempimenti burocratici, soprattutto a quelli ingiustificati.