Categories: Economia

Seta di qualità con l’elettronica

Tecnologia e industria Il controllo elettronico della seta greggia, denominato “Electronic Test Method for defects and evenness of raw silk”, ha ottenuto la certificazione I.S.O. (abbreviazione della “International Organization for Standardization”), che riunisce gli organismi nazionali di standardizzazione di 162 Paesi del mondo. È una notizia che il presidente dell’Ufficio Italiano Seta, Giuseppe Bianchi, ha salutato ieri con viva soddisfazione: «Era dal 2009 che I.S.O. aveva avviato il lavoro di sviluppo della normativa e la sua approvazione sigla positivamente un impegno per il quale abbiamo speso parecchie energie nel corso degli ultimi anni». L’approvazione della norma è un passo fondamentale per introdurre un vero e proprio “salto tecnologico” nella capacità di fotografare le proprietà e la qualità del filo di seta e corona positivamente 10 anni di lavoro. Nelle attività che hanno portato alla definizione e poi all’approvazione di questa metodologia industriale, il Centro Tessile Serico di Como ha avuto un ruolo fondamentale, proprio grazie alla decisione di dotarsi del sistema di controllo elettronico della qualità della seta, il Keisokki Classifault Tri Chord Flex, con 12 posizioni, che è alla base della procedura certificata, e grazie all’attività dei suoi tecnici che hanno affrontato con competenza e passione il lavoro di sviluppo del sistema, divenendo così uno dei player decisivi a livello mondiale per l’adozione della norma. L’investimento è avvenuto grazie a contributi provenienti da Unindustria Como, Regione Lombardia, Stazione Sperimentale per la Seta e dalle associazioni imprenditoriali seriche di Francia e Svizzera, che hanno finanziato l’acquisto iniziale, i successivi perfezionamenti e le sperimentazioni. Analogo impianto era stato installato poco prima anche alla CIQ di Hangzhou, uno dei più importanti laboratori di analisi accreditati ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese per certificare la qualità della seta greggia. È stata una strategia che ha chiesto anni di lavoro tra riunioni, missioni in Cina, incontri e scontri, ma che ha consentito che il progetto avesse il suo sviluppo e si concretizzasse positivamente. «La filiera serica comasca opera con le griffes più prestigiose di tutto il mondo – ha dichiarato Alberto Clerici, presidente della Divisione Seta di Innovhub – Stazioni Sperimentali per l’Industria – ed è chiamata a fornire un prodotto assolutamente all’altezza, sotto il profilo sia del suo contenuto moda, sia delle sue caratteristiche qualitative». Maurizio Pratelli

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