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Momenti di gloria-La grande Comense. Il trionfo al Pianella

Il 23 marzo 1995 le nerostellate vincono in casa la Coppa dei Campioni (a.p.) Il cielo è nerostellato sopra il Pianella di Cucciago. È il 23 marzo 1995. Il Pool Comense sale sul tetto d’Europa e alza la Coppa dei Campioni, la seconda della sua storia e di un palmares che negli anni ’90 ha reso il club lariano un’armata invincibile. Un successo straordinario e reso ancora più speciale perché da campione in carica la corazzata allenata sul campo da Aldo Corno si riconferma davanti al suo pubblico: per l’occasione la società nerostellata ha infatti organizzato le Final Four scegliendo il Pianella di Cucciago, tempio di Cantù, come sede ufficiale. Gli appassionati capiscono che in quei due giorni si scriverà la storia del basket femminile nostrano. E così accade: davanti a 6mila persone la Comense non delude. Anche se in semifinale non era mancato qualche brivido, visto che aveva battuto, non senza difficoltà, le francesi del Vallenciennes per 70-66. Un successo che ha però avuto il potere di ingigantire l’entusiasmo di tutto l’ambiente per la finalissima contro le eterne rivali del Godella Valencia, remake della gara vinta l’anno prima in Polonia: un match disputato in un Pianella ancora esaurito, anzi, di più, dopo interminabili file ai botteghini. Il team lariano scende in campo timonato in cabina di regia da Silvia Todeschini, affiancata dall’esperienza di Viviana Ballabio e Mara Fullin mentre sotto le plance si esaltano il talento dell’americana Bridgette Gordon, la classe di Catarina Pollini e la titanicità del centrone Razja Mujanovic. Proprio il colosso bosniaco si conferma vero perno della Comense segnando 23 punti. La partita finisce 64-57 nel tripudio di un Pianella tutto nerostellato che ribolle quando il capitano Viviana Ballabio alza il trofeo e le giocatrici compiono il rituale giro di campo. Un giorno memorabile, il suggello di un’annata straordinaria conclusa con il Grande Slam, visto che nel giro di pochi mesi la Comense conquisterà anche Coppa Italia e scudetto. Un “triplete” indimenticabile che avrebbe spianato la strada al successo intercontinentale nel Mundialito per club vinto dallo squadrone di Aldo Corno in Brasile. Di fatto però la finale del Pianella è ancora ricordata come l’apice di una storia inimitabile per la Comense dei canestri, una storia che si è conclusa bruscamente nell’estate del 2012, con la chiusura della squadra di basket: nel suo palmares 15 scudetti, 5 Coppe Italia, 6 Supercoppe Italiane 2 Coppe dei Campioni, un Mundialito per club e 5 tricolori giovanili.

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