Como, molte trappole per automobilisti e pedoni

Il reportage. I luoghi della città che meriterebbero controlli e interventi Una serie di punti a rischio per la loro conformazione e per l’indisciplina degli utenti Il recente incidente mortale a Rebbio, in un incrocio da sempre considerato pericoloso, riporta – purtroppo dopo l’ennesimo evento tragico – l’attenzione su punti della città dove per pedoni e utenti della strada si creano situazioni di rischio, vuoi per la conformazione delle strade, vuoi per l’indisciplina di chi dovrebbe stare più attento e non concedersi distrazioni e imprudenze. L’elenco dei punti della Convalle di potenziale pericolo è piuttosto lungo e parte da una situazione vicina alla nostra redazione, quella dell’incrocio davanti alla Questura. Il problema arriva quando in viale Roosevelt c’è il semaforo rosso e hanno il verde le vetture che escono dalle vie Gramsci (a fianco della Questura) e Sant’Abbondio. Senza dimenticare l’attraversamento dei pedoni. In mezzo alla strada si forma spesso un groviglio con le auto che si sfiorano pericolosamente e, abbastanza spesso, si toccano. Magrissima consolazione, di solito i contatti avvengono a bassa velocità. Non troppo distante c’è l’incrocio tra via Grossi e via Dante dove, a causare incidenti, è più che altro l’indisciplina di chi non rispetta il semaforo. Ma allo stesso tempo c’è una ulteriore situazione di rischio: chi sale e svolta a destra per uscire dalla città spesso tende a tagliare il marciapiede che è basso, con gli incolpevoli pedoni che possono essere travolti. A poche centinaia di metri di distanza, risalendo in direzione Lecco, c’è l’incrocio che che da via Don Guanella sbocca sulla via Dante. Le auto dovrebbero svoltare a destra, invece capita spesso che chi è al volante se ne disinteressi completamente e svolti a sinistra. Ormai nota la situazione della piazza San Rocco. Per la mancanza di punti dove fare inversione, chi scende dalla Napoleona in piazza San Rocco fa inversione sulle strisce pedonali e va verso l’uscita dalla città. La manovra è sostanzialmente tollerata, ma ciò non toglie che comporti rischi. In viale Giulio Cesare è lungo l’elenco di pedoni che sono stati travolti in uno dei punti di attraversamento più pericolosi della città. E purtroppo capita spesso che, sulla doppia corsia, quando un’auto frena per fare attraversare qualcuno, chi affianca, invece di frenare, metta una marcia in più, rischiando così di travolgere la gente sulle strisce. “Fenomeni” che meriterebbero pesanti sanzioni. A poche centinaia di metri di distanza il pericolo è dato dai “furbetti” che, arrivando da viale Roosevelt, quando girano a sinistra (in direzione viale G. Cesare), invece di andare diritti, virano ulteriormente verso sinistra per imboccare via Italia Libera, con rischi per loro, per chi sopraggiunge da viale Giulio Cesare e, ancora, per i poveri pedoni sulle strisce. Non va poi dimenticato il nuovo viadotto sulla Canturina, dove, per lavori in corso e viabilità modificata, spesso nascono incomprensioni; stesso problema per il famigerato incrocio di Villa Olmo, dove la confusione è sempre all’ordine del giorno: una rotatoria, probabilmente, eviterebbe tanti problemi. Massimo Moscardi